Giovedì 12 dicembre, alle 21:00, il Cinema Edera di Treviso ospiterà lo spettacolo “Il secolo è mobile” di Gabriele Del Grande, un evento organizzato dalla CGIL di Treviso, con ingresso gratuito. Questo monologo multimediale dal vivo, ideato e interpretato dallo stesso Gabriele Del Grande, si ispira al suo ultimo libro, dal quale prende il titolo, ed esplora le complesse dinamiche delle migrazioni in Europa, un tema tanto urgente quanto attuale.
“Il secolo è mobile” è un viaggio attraverso immagini e parole che ripercorre un secolo di migrazioni, dalle origini storiche agli sviluppi futuri. Del Grande guida il pubblico attraverso un racconto che non si limita a descrivere il dramma contemporaneo dei migranti, ma riflette su come siamo arrivati a questa situazione e su come potrebbe evolvere. Il monologo si interroga su eventi come l'assenza di passaporti e visti un secolo fa e il tragico bilancio odierno dei migranti morti nel Mediterraneo, vittime delle rotte del contrabbando.
Sul palco, Del Grande accompagna la narrazione con la proiezione di fotografie e video d'archivio che coprono l'intero secolo, mescolando memoria storica, riflessioni e dati. L’intento è quello di suscitare una riflessione profonda sul tema dell'immigrazione, offrendo una visione nuova e potente, che va oltre la sensazione di impotenza che spesso si prova di fronte a questa problematica.
Lo spettacolo, che dura circa 90 minuti, è prodotto da ZaLab, un collettivo di filmmaker e operatori sociali impegnati nella produzione e distribuzione di cinema indipendente e sociale. La performance è realizzata in collaborazione con CINEMAZERO, con la consulenza del regista e documentarista Andrea Segre.
Gabriele Del Grande, autore e giornalista, ha dedicato gran parte della sua carriera a documentare le migrazioni, fondando nel 2006 l'osservatorio Fortress Europe. Ha viaggiato in numerosi paesi tra il Mediterraneo, il nord Europa e il Sahel, raccontando storie di migrazione e solidarietà. Tra i suoi libri, ricordiamo “Il mare di mezzo” (2010), “Dawla” (2018) e “Il secolo mobile” (2023), oltre al film “Io sto con la sposa” (2014), da lui co-diretto.