Campioni indiscussi del judo, nella specialità del katame no kata, Andrea Fregnan e Stefano Moregola hanno dato lustro al nome della città non solo in ambito nazionale ma raggiungendo il podio nelle qualifiche europee e mondiali. Li abbiamo incontrati con il loro allenatore, Fabrizio Gazzignato, per conoscere la storia di una passione strettamente connessa all’impegno e al sacrificio. Da quanto tempo praticate la disciplina? “Andrea ha cominciato a praticare judo nel 1990, Stefano nel 1993. Le gare abbiamo invece iniziato a farle a partire dal 2010”. Qual è il titolo più importante che avete ottenuto fino ad oggi? “Di certo l’argento agli ultimi Mondiali a Malaga”. Qual è stata l’ultima vittoria conquistata? “L’oro a Catania nella seconda prova del Gran Prix Kata Judo 2015 con la Coppa Sicilia, il 7 febbraio” Quanto e come vi allenate? “Ci alleniamo 5 giorni su 7, due ore circa al giorno. Il lunedì, mercoledì e venerdì sera facciamo Judo, mentre il martedì e il giovedì sala pesi in pausa pranzo”. Come vi ha cambiato una passione che è diventata un impegno? “Ha cambiato di certo il nostro modo di allenarci e il numero degli impegni, ma in fondo siamo sempre noi stessi. Non ci siamo di certo montati la testa per questo”. Qual è la vostra più grande soddisfazione? “La nostra più grande soddisfazione è sapere che c’è gente orgogliosa di noi, il nostro maestro in primis, e che nel nostro ambiente siamo considerati atleti di alto livello”. Perché consigliare questa disciplina? “È da consigliare perché oltre che giovare al fisico, il judo è una disciplina che forma caratterialmente e insegna valori molto importanti nella vita”. Progetti per il futuro? “L’unico obiettivo è vincere il prossimo mondiale”. I risultati ottenuti e la passione che accomunano i due portoviresi sono il frutto di un lavoro di squadra e dell’allenamento compiuto da sempre a fianco del Maestro Fabrizio Gazzignato, figura di riferimento per i due giovani. “Con Andrea e Stefano abbiamo raggiunto un obiettivo impensabile – racconta Gazzignato – Sapere che due miei allievi sono vicecampioni del mondo è un immenso orgoglio, oltre che una soddisfazione. E’ come se fossero i miei figli, li alleno da quando avevano sette anni. Siamo un gruppo, un team che lavora assieme. Ho messo tanto del mio ma loro sono arrivati a questo livello con sacrificio e impegno per raggiungere i giusti risultati, è il massimo che un maestro possa chiedere”. “Tanti sono gli allievi che hanno cominciato con me - racconta ancora l’allenatore dei due campioni - tanti mi danno soddisfazioni, ma loro hanno raggiunto un livello impensabile per un club di paese come il nostro. Oggi l’obiettivo è di vincere il mondiale a settembre dopo che si sono classificati due volte al terzo posto e, l’anno scorso, li ha decretati vicecampioni del mondo, secondi solo ai giapponesi”. E allora, un grande in bocca al lupo a entrambi. Elisa Cacciatori
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