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Rosolina, Covid positivo serve in un bar e scatta la sospensione: "Ora controlli a tutte le attività"

In viale dei Pini scatta la denuncia per epidemia colposa, dopo che un positivo al Covid serviva al bar del padre. Le parole del sindaco Vitale: "Importante rispettare le regole, ora controlli delle forze dell'ordine per l'applicazione dei protocolli a tutte le attività"

Franco Vitale
E' scattata la denuncia per epidemia colposa in un locale di Rosolina: a servire i clienti era un uomo, positivo al Covid. Il Comune di Rosolina ha dunque provveduto alla sospensione dell'attività. "Dopo lo spiacevole e molto grave episodio che mi ha portato ad emettere l’ordinanza di sospensione immediata dell’attività del pubblico esercizio a Rosolina Mare in viale dei Pini, mi sento in dovere di ringraziare in primo luogo la locale stazione dei Carabinieri di Rosolina Mare per l’ottimo lavoro svolto, il quale ha permesso di garantire la salute pubblica. Ringrazio inoltre tutti gli operatori dell’Ulss 5, il cui continuo operato dall’inizio della pandemia ci ha assicurato la possibilità di poter svolgere serenamente, in particolar modo, la stagione estiva. "Chi dovesse essere stato nel locale in oggetto nei giorni che vanno dal 6 al 12 agosto può contattare la stazione locale dei Carabinieri di Rosolina Mare oppure inviare una mail a sisp.ro@aulss5.veneto.it per qualsiasi chiarimento di tipo sanitario. Il mio appello è rivolto a tutti gli operatori dei diversi settori economici e a noi tutti cittadini di rispettare e far rispettare le regole vigenti per fronteggiare la pandemia: a tal proposito, sulla base delle direttive impartite dal Prefetto, saranno attenzionati controlli da parte delle forze dell’ordine a tutte le attività del territorio per sincerarsi della corretta applicazione dei nuovi protocolli relativi all’uso del green pass e delle altre note misure anti contagio. Colgo l’occasione inoltre per invitare tutti coloro i quali non l’abbiano già fatto, a sottoporsi al più presto alla vaccinazione, per il bene altrui e proprio". Franco Vitale
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