Nel corso dell’ultimo consiglio comunale l’Assessore Raffaele Crepaldi ha presentato il nuovo Piano urbanistico che consentirà di realizzare su Sacca Scardovari nuove cavane ad uso turistico-ricettivo.
Le cavane, simbolo di Porto Tolle finora ad uso esclusivo del comparto ittico, diverranno anche simbolo della dimensione turistica portotollese. Una novità introdotta con l’approvazione del Piano urbanistico attuativo, che mira a portare a compimento il Piano turistico comunale, che poggiava su tre finalità: incentivare le strutture esistenti, favorire la ricettività diffusa recuperando aree dismesse e coniugare l’offerta ricettiva con la presenza degli specchi d’acqua. L’Assessore Raffaele Crepaldi dichiara: “Si tratta di un progetto che darà ulteriore lustro al panorama ricettivo del territorio, offrendo 78 dimore prospicenti su Sacca di Scardovari. Di queste, 42 unità potranno sorgere in località Barricata e 36 in prossimità dell’oasi di Ca’ Mello. I privati potranno partecipare ad un bando comunale di concessione demaniale che consentirà loro di realizzare l’investimento. Con l’approvazione del piano urbanistico potremo chiedere il parere a tutti gli enti interessati, quali Aipo, Sovrintendenza, Genio Civile e Commissione Vas, per poi tornare in consiglio comunale e fissare il regolamento del suddetto bando”. L’Architetto Lino De Battisti che ha seguito l’iter di progettazione ha spiegato: “Sono state individuate le due aree di intervento, ossia quelle di Barricata e Ca’ Mello, e le metodiche operative da seguire per la realizzazione delle cavane che avranno caratteristiche strutturali diverse da quelle ad uno professionale. Gli spazi scoperti saranno più estesi, per consentire una visibilità maggiore verso il mare, e le passerelle potranno arrivare ad una lunghezza di tre metri, contro il metro stabilito per quelle già esistenti. E’ stato previsto che un singolo privato potrà manifestare interesse per l’acquisto di più cavane, con la possibilità di collegarle tra loro per destinarle a specifiche e diverse servizi, inoltre sarà presente un’area esterna per il parcheggio dei mezzi. La realizzazione dei sottoservizi per portare l’illuminazione pubblica e lo scolo delle acque reflue comporterà investimenti ingenti, che potranno essere sostenuti dal Comune oppure dai privati per quanto di loro competenza”.
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