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19.01.2017 - 10:08
Giunge a sorpresa il verdetto della Corte d'appello di Venezia, che ieri ha ribaltato la sentenza di condanna di primo grado per per l'ex amministratore delegato di Eni ed Enel Paolo Scaroni e il suo predecessore in Enel Franco Tatò. Il successore di Scaroni Fulvio Conti, invece, era già stato assolto, ma aveva comunque fatto ricorso per ottenere la formula assolutoria piena.
I vertici dell'azienda dell'energia sono stati giudicati non responsabili di "presunto disastro ambientale" : il fatto, infatti, secondo i giudici non sussiste. Per i giudici di primo grado non ci sarebbe stato un disastro ambientale provocato dalle emissioni della Centrale termoelettrica di Porto Tolle. In secondo grado è caduta anche l'imputazione di pericolo di disastro.
Cancellati dunque i risarcimenti per le parti civili, fra cui i ministeri dell'Ambiente e della Salute e alcune associazioni ambientaliste, e e le condanne in primo grado a tre anni di reclusione e cinque di interdizione dai pubblici uffici, per Scaroni e Tatò.
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