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Porto Tolle: Pila, una cooperativa sana

La Pila OP investe in ostricoltura e amplia il mercato ittico

Porto Tolle

Porto di Pila

La Pila OP chiude il 2024 con 13 milioni di fatturato, segnando un calo dovuto all’invasione del granchio blu. Per rilanciare il settore, la cooperativa investe nell’ostricoltura e nell’ampliamento del mercato ittico

La cooperativa Pila OP(Organizzatori Produttori) ha chiuso il bilancio del 2024 con un fatturato di circa 13 milioni di euro, segnando una riduzione di due milioni rispetto all'anno precedente a causa della mancata pesca dovuta all'invasione del granchio blu. La perdita più significativa ha riguardato le vongole, con un calo di tre milioni di euro, mentre il mercato ittico ha registrato un incremento, contribuendo a mantenere stabile la situazione economica della cooperativa.

Con oltre 200 soci, di cui 170 impegnati nella pesca delle vongole, la diffusione del granchio blu ha avuto inevitabili ripercussioni. Alcuni pescatori hanno cessato l’attività per il raggiungimento dell’età pensionabile, mentre altri, provenienti da cooperative in difficoltà, sono entrati a far parte della Pila. A differenza di Scardovari, dove la maggior parte degli operatori si concentra su cozze e vongole, la Pila OP si distingue per la diversificazione delle attività, che spaziano dalla pesca all’acquacoltura fino al settore agricolo.

Punto di forza della cooperativa è la gestione di 77 diverse specie ittiche, che la rende un unicum nel settore. I pescherecci affiliati operano con una vasta gamma di tecniche: pesca a strascico, con volanti, draghe idrauliche, pesca lagunare e fluviale, oltre alla raccolta di cozze e vongole.  

 Nonostante le difficoltà, la cooperativa ha dimostrato solidità e ha scelto di investire in obiettivi mirati per continuare a diversificare le attività e garantire una maggiore sostenibilità.

Per affrontare le sfide future, la cooperativa Pila  ha avviato un nuovo impianto di ostricoltura, con sei ettari destinati all’allevamento di ostriche con un contributo comunitario di circa 180mila euro, veicolati attraverso un bando pubblico. Il progetto prevede la realizzazione di 11 filari con galleggianti e coinvolgerà 10-15 soci pescatori. Si stima che nel giro di 12/18 mesi, tempo di maturazione delle ostriche, si possa arrivare ad una produzione  di 450 quintali all’anno.

Parallelamente, il mercato ittico di Pila continua a crescere, con un fatturato annuo tra gli 8 e i 9 milioni di euro e una grande varietà di specie trattate.  

“Entro marzo si conoscerà l’esito di un bando che potrebbe garantire un finanziamento di 1,3 milioni di euro per la ristrutturazione del mercato ittico e la costruzione di un capannone modulare per la depurazione e la spedizione dei molluschi, comprese le ostriche. –rende noto il presidente  della cooperativa Pila OP Giovanni Franzoso- Se approvato, il progetto prenderà il via ad aprile e si concluderà entro 18 mesi. L’ampliamento porterà la superficie del mercato dagli attuali 5.548 mq, di cui 670 coperti, a oltre 6.000 mq, con una zona coperta interna di 1.470 mq”.

 

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