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Il Delta protagonista delle Giornate FAI

A Rosolina è stata visitata la suggestiva Valle Morosina

Rosolina: Valle Morosina

Rosolina: Valle Morosina

Le Giornate FAI di Primavera hanno offerto al pubblico l’opportunità di esplorare luoghi straordinari, solitamente non accessibili, grazie all’impegno dei volontari del Fondo per l'Ambiente Italiano. Un’iniziativa che, oltre a valorizzare il patrimonio culturale locale, ha permesso di raccogliere fondi per la tutela dei beni storici e paesaggistici italiani.

Il Polesine è stato protagonista delle Giornate FAI di Primavera, l’evento nazionale del Fondo per l'Ambiente Italiano ETS, che nell’ultimo weekend di marzo ha permesso al pubblico visitatore di riscoprire gioielli architettonici e naturalistici solitamente inaccessibili. Un’occasione unica in cui il pubblico ha potuto ammirare e vivere il patrimonio storico e paesaggistico del territorio, grazie all’instancabile impegno dei volontari FAI.

Ad Adria, i visitatori hanno potuto esplorare Villa Salvagnini, l’Archivio Diocesano – Sezione di Adria e la Fondazione Bocchi, tre scrigni di cultura e memoria che raccontano la storia della città attraverso documenti preziosi e ambienti d’epoca. A Rosolina, invece, i partecipanti si sono immersi nella suggestiva Valle Morosina, un angolo di natura incontaminata che conserva intatta l’essenza del paesaggio Polesano.

L’iniziativa ha visto una straordinaria affluenza di pubblico, attirando visitatori e appassionati da tutta la regione. L’Archivio Diocesano e la Fondazione Bocchi sono stati aperti a tutti, con un accesso privilegiato per gli iscritti al FAI. Per sostenere il restauro e la manutenzione dei beni tutelati in tutta Italia, è stato richiesto un contributo minimo di 3 euro, un piccolo gesto per una grande causa: la salvaguardia del nostro patrimonio.

Le Giornate FAI di Primavera non sono state solo un’opportunità per ammirare luoghi di rara bellezza, ma anche un momento per riscoprire l’identità e la memoria storica del territorio. Un weekend che ha unito cultura e natura, offrendo un’esperienza immersiva tra arte, storia e paesaggio.

Ancora una volta, il Polesine si è confermato un territorio ricco di tesori da valorizzare e tramandare. Per chi ha partecipato, è stata un’occasione per diventare custodi del passato e protagonisti della sua salvaguardia. I buoni riscontri da parte dei partecipanti all’evento hanno dimostrato che  l’interesse per il nostro patrimonio è vivo e forte: un segnale importante per il futuro della cultura e della tutela ambientale in Italia. (g.f.)

 

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