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L' addio a Manolo Banin

Porto Viro: Folla commossa per l’ultimo saluto a Manolo

Donada si è stretta attorno alla sua famiglia in un silenzio intriso di commozione

Porto Viro: Funerale Manolo Banin

Porto Viro: Funerale Manolo Banin

Una chiesa gremita e centinaia di persone raccolte anche sul sagrato hanno dato l’addio a Manolo Banin, artigiano stimato e volto conosciuto a Porto Viro. Commovente la lettera letta da Silvia Gennari, compagna di una vita, tra ricordi, gratitudine e un ultimo, struggente saluto.

Una folla raccolta e silenziosa, dentro e fuori la chiesa di Donada, ha dato l’ultimo saluto a Manolo Banin in una mattinata colma di emozione e rispetto. La chiesa parrocchiale non è riuscita a contenere le centinaia di persone accorse: sul sagrato, in tanti hanno voluto esserci, stringendosi con affetto attorno alla famiglia, in un abbraccio corale e discreto.

Manolo aveva 47 anni ed è venuto a mancare in seguito a un malore improvviso martedì 8 aprile. Artigiano lattoniere stimato, ha lasciato un ricordo indelebile tra colleghi, amici e clienti. Nella zona artigianale di Porto Viro è comparso uno striscione: “Manolo, sempre con noi”, un segno tangibile dell’affetto di chi lo ha conosciuto e gli ha voluto bene.

Al termine della cerimonia, uno dei momenti più intensi e toccanti: Silvia Gennari, compagna di una vita, ha letto una lunga lettera indirizzata a Manolo. Parole dense d’amore e verità, che hanno ripercorso ventiquattro anni di vita condivisa: i momenti felici, le risate con la loro figlia Clara, la semplicità quotidiana fatta di gesti e sorrisi. “Eravamo felici con poco – ha detto Silvia – e la nostra allegria riempiva ogni angolo della nostra vita”.

Con voce ferma, ha poi ricordato anche il tempo della separazione, avvenuta quattro anni fa: “Le nostre vite si sono divise. Abbiamo fatto scelte diverse, non condivise. Ma resta tutto il bene vissuto”. Nessun rancore, solo la consapevolezza matura di un amore che ha saputo attraversare anche il dolore.

Quando il feretro ha lasciato la chiesa, un lungo applauso ha spezzato il silenzio, trasformandosi in carezza collettiva. In molti si sono avvicinati per sfiorare la bara, qualcuno ha posato un bacio. Gesti spontanei, che raccontano chi era Manolo: una persona buona, capace di lasciare un segno.

“Cerca la pace – ha concluso Silvia – quella pace che non hai trovato qui. Cercala ora, in cielo.” Parole sussurrate col cuore, che hanno sciolto il dolore in amore. Perché l’amore autentico, quello profondo, non finisce mai.

Ora la salma di Manolo Banin riposa nel cimitero di Donada. 

(g.f.)

 

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