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Rosolina- Ripartirà il 5 luglio il Treno del Mare. Proseguono i lavori  al Ponte ferroviario

Benefici per Pendolari, Turisti e Naviganti

Rosolina: ponte Ferroviario

Rosolina: Ponte Ferroviario di Villaggio Norge

Dal 5 luglio ripartirà il Treno del Mare, il collegamento estivo da Verona e Rovigo verso le spiagge di Rosolina e Chioggia. Contestualmente, proseguono i lavori sul ponte ferroviario di Rosolina: un’infrastruttura strategica che, una volta completata, permetterà il sollevamento della campata centrale fino a 7 metri s.l.m. Un’opera fondamentale per la navigazione  interna

ROSOLINA – Buone notizie per turisti, pendolari e per chi opera nella navigazione interna: dal 5 luglio prossimo, ritornerà il Treno del Mare, il collegamento ferroviario estivo promosso dalla Regione Veneto che consentirà di raggiungere comodamente le spiagge di Rosolina Mare e Chioggia partendo da Verona e Rovigo. Un servizio molto atteso, che si inserisce nel più ampio contesto degli interventi infrastrutturali in corso lungo la linea Rovigo–Chioggia, con particolare attenzione al ponte ferroviario di Rosolina.

A darne notizia  è Elisa De Berti, vicepresidente della Regione del Veneto e assessore alle Infrastrutture e Trasporti, che evidenzia la rilevanza strategica dell’intervento:

“Il ponte ferroviario di Rosolina è uno dei dossier che ho trovato sulla mia scrivania sin dall’inizio del mio mandato. È un’esigenza concreta, sentita da chi opera nella navigazione interna del nostro territorio.”

Il ponte in questione, situato al km 38+315 tra le stazioni di Rosolina e Loreo, nasce da una visione lungimirante: fu progettato nel 1965 grazie a un accordo tra le Ferrovie dello Stato e il Magistrato alle Acque, con una struttura a tre campate e due torri alte 11 metri, come è attualmente l’infrastruttura. La campata centrale fu predisposta, fin dall’origine, per essere sollevabile e garantire così il transito anche delle imbarcazioni fluviali di maggiore stazza.

Come spiega Alessandra Grosso, direttore generale di Infrastrutture Venete:“ Una volta conclusi i lavori, la campata centrale del ponte sarà sollevabile fino a 7 metri sopra il livello medio del mare, grazie a un sistema di movimentazione oleodinamico all’avanguardia.”

Secondo il crono programma dei lavori, annunciato da Infrastrutture Venete, è previsto un secondo breve periodo di sospensione del servizio ferroviario nei primi mesi del 2026. In quella finestra temporale, RFI – Rete Ferroviaria Italiana – procederà con l’installazione dell’ERTMS, il sistema europeo di gestione del traffico ferroviario, e con l’adeguamento del segnalamento, funzionali all’attivazione del nuovo sistema di sollevamento.Render del ponte a fine lavori

Il nuovo sistema oleodinamico, progettato per sollevare la campata centrale del ponte di Rosolina di oltre 2 metri rispetto all’attuale quota di 4,75 metri s.l.m, entrerà in funzione entro la fine del 2026, subordinatamente all’ottenimento delle necessarie autorizzazioni da parte di ANSFISA – l’Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie e delle infrastrutture stradali e autostradali.

L’opera, una volta in funzione, è destinata ad avere un impatto rilevante sull’economia turistica e logistica del territorio, come ribadito dall’assessore De Berti:

“È un intervento molto atteso, che darà nuovo impulso alla navigazione interna e all’indotto economico che ne deriva. L’investimento complessivo è pari a 7 milioni di euro: 2,4 milioni provengono dal programma europeo CEF Transport 2021, mentre i restanti 4,6 milioni sono coperti dalla Regione Veneto.”

A confermare il valore strategico dell’opera è anche Rudy Toninato, presidente di Assonautica:

“Il ponte ferroviario di Rosolina rappresenta un passaggio fondamentale per l’intera rete di navigazione interna. Il suo sollevamento fino a circa 7 metri s.l.m consentirà il passaggio delle imbarcazioni che oggi non riescono a transitare lungo la tratta Fissero-Tartaro-Canal Bianco. È un passo decisivo per l’interconnessione con gli interporti di Rovigo, Mantova e Cremona”.

Guendalina Ferro

 

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