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 “Mimì. 30 anni senza Mia Martini”: musica, emozione e impegno sociale sul palco di Taglio di Po

“Officine Sociali “ celebra Mia Martini e sensibilizza sull’Alzheimer

Taglio di Po: “Mimì. 30 anni senza Mia Martini”

Taglio di Po: “Mimì. 30 anni senza Mia Martini”

Buona  partecipazione alla serata “Mimì. 30 anni senza Mia Martini”, organizzata da Officine Sociali a Taglio di Po. Un evento musicale e culturale che ha unito emozione, solidarietà e sensibilizzazione sulla malattia di Alzheimer, celebrando la cantante scomparsa e i 9 anni dell’associazione. Sul palco musica dal vivo, narrazione e testimonianze, per rompere il silenzio che circonda le famiglie colpite dal decadimento cognitivo.  

TAGLIO DI PO – È andato ben oltre le note e i ricordi lo spettacolo “Mimì. 30 anni senza Mia Martini”, che ha riempito di emozione e consapevolezza la Sala Europa di Taglio di Po. Una serata pensata non solo per rendere omaggio alla voce indimenticabile di Mia Martini, ma anche per accendere i riflettori su una battaglia silenziosa e importante: quella contro l’isolamento delle persone con Alzheimer e delle loro famiglie.

Promossa e organizzata dall’associazione Officine Sociali, attiva nel Delta dal 2016, l’iniziativa ha saputo coniugare arte e impegno civile. Officine Sociali, infatti, è il punto di riferimento per i 5 Centri Sollievo del Distretto 2 dell’Ulss 5 Polesana – attivi ad Ariano nel Polesine, Adria, Porto Tolle, Rosolina e Taglio di Po – offrendo sostegno concreto alle famiglie colpite dalla malattia.

A fare da filo conduttore tra gli interventi e le performance musicali è stato Leandro Maggi, mentre le sonorità intense e gli arrangiamenti inediti sono stati affidati a un ensemble di talentuosi musicisti: Gildo Turolla al basso -VIolino, Gessica Reddi al piano, Antonio Roman alla chitarra, Enea Passarella alla batteria, Stefano Bellettato al violino e Daniele Tessarin al violoncello. Le voci di Alessia Concon, Giada Maccapani e Milena Fusetto, unite ai testi intensi scritti da Mara Santarato e Anna Nani, hanno reso omaggio alla vita artistica e tormentata di Mia Martini. A raccontarla con sensibilità, la voce narrante di Lara Mantovani.

L’evento ha coinciso simbolicamente con il nono compleanno di Officine Sociali, trasformandosi in un momento di riflessione collettiva sulla condizione delle famiglie che affrontano ogni giorno il dramma del decadimento cognitivo.

 La malattia di Alzheimer, spesso accompagnata da vergogna e stigmatizzazione, è stata accostata – non a caso – alla vicenda personale di Mia Martini, che nella sua carriera fu ingiustamente emarginata. Un parallelo potente, che ha dato ulteriore forza al messaggio di inclusione lanciato da Officine Sociali.

Mantovani ha quindi rimarcato la sua idea di comunità inclusiva ed accogliente: “Un buon punto di partenza è quello di affrontare collettivamente il fatto che la malattia è in mezzo a noi e che ogni anno tantissimi uomini e donne vivono con essa. Dobbiamo abbattere i muri che la vergogna e la disinformazione alzano e rompere l’isolamento delle famiglie. Siamo consapevoli che esistono tantissime malattie, tantissime altre emergenze, tantissime necessità. Officine Sociali ha scelto di impegnarsi e portare avanti le esigenze delle Famiglie Alzheimer”.

 Presenti i rappresentanti delle Amministrazioni dei Comuni in cui si trovano le strutture: Ariano nel Polesine, Adria, Porto Tolle, Rosolina e Taglio di Po. Infine, il grazie della Presidente è andato ai Volontari: “Garantiscono continuità nelle attività, grazie per la loro dedizione, passione e impegno”.

 

 

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