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Rosolina chiede pari trattamento nella crisi del granchio blu

L’assessore alla pesca Sara Biondi denuncia l’esclusione sistematica del territorio dai tavoli decisionali

Granchio Blu

Foto di repertorio

A tre anni dall’inizio dell’emergenza legata alla proliferazione del granchio blu, Rosolina resta ai margini delle scelte istituzionali. Nessuna convocazione, nessuna ordinanza, fondi promessi mai distribuiti: è questo il quadro denunciato dall’assessore Sara Biondi, che si fa portavoce del malcontento dei pescatori locali e afferma  “Serve equità, non operazioni elettorali”

 

ROSOLINA– A tre anni dall’emergenza legata alla proliferazione del granchio blu, la pesca di Rosolina torna a chiedere attenzione. Pescatori e amministrazione accusano il commissario straordinario di adottare un approccio esclusivamente orientato a Porto Tolle, lasciando isolati e senza voce i loro rappresentanti.

Secondo gli operatori del settore, sono già tre anni che «non siamo mai stati convocati né informati, il commissario agisce come se Rosolina non esistesse. Ma noi viviamo la stessa crisi, con le stesse perdite e le stesse difficoltà». Una denuncia forte, basata sull’assenza di ordinanze specifiche per Rosolina e sul mancato erogamento dei fondi promessi per i rimborsi di smaltimento del granchio blu.

A fare da portavoce è l’assessore alla pesca, Sara Biondi, che sprona le istituzioni a correggere la rotta e a includere Rosolina nei tavoli decisionali. «Stiamo facendo tutto il possibile per riportare l’attenzione su Rosolina, ma è inaccettabile che ci sia una gestione così sbilanciata,» commenta, rincarando: «I nostri pescatori meritano lo stesso ascolto e le stesse risposte. È ora che le istituzioni regionali e nazionali si rendano conto che l’emergenza non si risolve con gesti unilaterali.»

Alla denuncia delle disparità si aggiunge l’accusa di un potenziale uso elettorale dell’emergenza: «Temiamo che ci siano manovre in corso per recuperare consensi in vista delle prossime elezioni. Ma l’emergenza granchio blu non può diventare terreno di propaganda. Chi rappresenta le istituzioni ha il dovere di tutelare tutti i territori, non solo quelli considerati strategici per qualche candidatura.»

Ora Rosolina attende risposte concrete: inclusione nei prossimi incontri operativi, aggiornamenti ufficiali e pari dignità. «Non stiamo chiedendo favori – concludono i pescatori – chiediamo solo ciò che ci spetta: rispetto, trasparenza e pari dignità.»

(g.f.) 

 

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