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Adria: Bocar Juniors, la squadra che mostra al Polesine come si costruisce un futuro

Con 315 tesserati, 22 squadre e progetti educativi d’eccellenza, il Bocar chiede l'impianto sportivo comunale di Ca' Cima

Calcio:Bocar Juniors

Luca Pastorello-Tito Livio Franzolin-Andrea Bardella-Simone Chieregato

Tra i progetti futuri spicca la richiesta di assegnazione dell’impianto sportivo comunale di Ca’ Cima, fondamentale per accogliere nuovi iscritti. Sul tema, il sindaco Barbujani ha risposto: “Dovremo aspettare settembre, quando arriverà il nuovo segretario comunale. Il personale è ora impegnato con i progetti PNRR, ma l’obiettivo è accelerare l’iter per rispondere alle esigenze di una realtà sportiva in crescita.”

C’è una squadra di calcio, nel cuore del Delta, che non si limita a insegnare come si gioca. Lo fa con metodo, cuore e visione. Si chiama Bocar, acronimo di Bottrighe, Corbola e Ariano nel Polesine, ed è oggi una delle realtà calcistiche più strutturate del Polesine. Con 268 tesserati nel vivaio, (dati FIGC 2024,dalle categorie dei Primi Calci fino all’Under 17), il Bocar rappresenta un modello sportivo e sociale, che mette al centro i giovani, le famiglie, e un’idea di sport accessibile, educativo e inclusivo.

È anche per questo che il presidente Tito Livio Franzolin ha rilanciato, in occasione della presentazione della prima squadra , la richiesta di assegnazione dell’impianto sportivo comunale di Ca’ Cima, all’interno del parco Baden Powell in zona Coop. Un’esigenza concreta: i numeri in costante crescita non permettono più di accogliere nuove iscrizioni nel vivaio. A sostegno di questa richiesta anche Luca Pastorello, delegato provinciale FIGC: “Quando lo sport è serio, va sostenuto”.

La conferenza stampa non è stata solo l’occasione per presentare la nuova stagione calcistica. Nella sala riunioni intitolata a Giuseppe Egidio Pellegrini – storico dirigente e figura simbolica del S. Vigilio – è stato ripercorso il cammino degli ultimi anni, a partire dal 2020, quando il Bocar è subentrato al S. Vigilio nella gestione dello stadio comunale “Giulio Bressan”.

Tra i momenti chiave c’è la fusione con la società di Corbola, in cui il Bocar ha investito con decisione nel settore giovanile. Andrea Bardella, ex presidente del calcio Corbola, oggi vicepresidente del Bocar, rappresenta questo “matrimonio” sportivo e sociale, che ha ottenuto il pieno sostegno delle istituzioni, testimoniato dal vicesindaco di Corbola, Sara Crepaldi, e dall’assessore allo sport, Silvio Meggiorin.

E poi i progetti formativi, come l’Evolution Programme della FIGC – portato avanti in sinergia con Pastorello – e il progetto Inter Grassroots Program, nato dalla collaborazione con l’Inter . A questi si affianca l’Accademia del calcio giovanile, una rete territoriale che coinvolge le società di Rosolina e Cavarzere. In tutto questo, c’è l’impronta di un ex calciatore appassionato come Franzolin, affiancato dal direttore generale Simone Chieregato. (foto prima squadra)

 

E come ogni squadra che vuole lasciare il segno, anche il Bocar ha i suoi simboli. Come il murales dell’abbraccio tra Gianluca Vialli e Roberto Mancini allo stadio di Wembley, dipinto nel 2021 dall’artista internazionale di street art OZMO, in omaggio alla vittoria dell’Italia agli Europei di calcio nello stesso anno. Un’opera che ha proiettato Borgo Dolomiti su scala nazionale. “Presto – ha anticipato Franzolin, grande tifoso del Cagliari e di Gigi Riva – sempre con OZMO, realizzeremo un murales dedicato a Gigi Riva in rovesciata”.

Lo stadio oggi ospita 22 squadre,  315 calciatori, di cui una cinquantina iscritti all’Accademia. “Qui si impara a giocare, ma anche a crescere”, racconta Franzolin. “Disciplina, alimentazione, riposo: lo sport è una scuola di vita. I ragazzi capiscono che con costanza e sacrificio, i risultati arrivano”.

Non solo partite: ora il centro è attrezzato anche per ospitare  cene di Natale e incontri tra famiglie. Un luogo vivo, dove il calcio è un pretesto per costruire legami. Presto sarà operativo anche un nuovo spazio chiamato “’90° Minuto”, in omaggio alla celebre trasmissione televisiva, una cabina di regia con vista sui campi e un bar dove poter commentare le partite.

(Foto render '90minuto)

Tutto questo con risorse interne. “L’unico contributo pubblico ricevuto – sottolinea Franzolin – sono stati i 24mila euro della Regione Veneto, grazie all’assessore Corazzari, per l’impianto di Bottrighe”.

Proprio l’assessore regionale allo sport, Cristiano Corazzari, ha definito il Bocar “un modello positivo di sport di base, che svolge anche una funzione sociale. Il calcio è sport popolare, crea rete tra famiglie e territori. Va sostenuto, perché restituisce molto più di quanto riceve”.

Il sindaco   Barbujani ha così risposto alla richiesta dell’impianto comunale di Ca’ Cima : “Dovremo aspettare settembre, quando arriverà il nuovo segretario comunale. Il personale è ora impegnato con i progetti PNRR, ma l’obiettivo è quello di accelerare l’iter e rispondere alle esigenze di una realtà sportiva in crescita"

(Foto impianto sportivo di Ca'Cima)

 Guendalina Ferro

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