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Porto Tolle: Nicolasi interviene sulla crisi della pesca, le compensazioni del rigassificatore e le aree interne

Nicolasi punta il dito contro l’inefficacia degli interventi istituzionali e le scarse compensazioni al territorio

Porto Tolle: Cosetta Nicolasi

Porto Tolle: Cosetta Nicolasi

La consigliera comunale Cosetta Nicolasi, interviene con parole dure sulla crisi della pesca e sulla gestione politica del Delta del Po. Dal decreto sugli aiuti per il granchio blu alle compensazioni del rigassificatore, passando per il documento nazionale sulle aree interne, Nicolasi parla di abbandono istituzionale e di mancanza di una visione di sviluppo

Porto Tolle. Cosetta Nicolasi, Capogruppo di  Civica Rinnovare, interviene sulla crisi del settore pesca,   sulle problematiche delle aree interne, di cui fa parte Porto Tolle, e sulle compensazioni legate al rigassificatore.

«Come è noto – afferma la consigliera d'opposizione – è stato firmato il famoso decreto del commissario Caterino che prevede di attivare finalmente i famosi aiuti al settore pesca per la cattura e lo smaltimento del granchio blu. Non è un segreto il nostro scetticismo e la nostra aperta critica a questo provvedimento che a nostro avviso è assolutamente inadeguato a dare un aiuto concreto alla risoluzione della crisi del settore. Anche quest’anno è stata impegnata una significativa somma per la cattura e lo smaltimento del granchio, che non cessa di proliferare nelle nostre lagune, e che solo in parte verrà recuperata grazie agli aiuti statali».

Secondo Nicolasi «manca un approccio di unione per arrivare a qualche tipo di soluzione. La famosa filiera istituzionale che parte dal Comune, passa per Provincia e Regione e arriva al Governo non ha dato nessuna risposta concreta alla nostra crisi. È dall’inizio del problema granchio blu che chiediamo maggiore coinvolgimento a livello istituzionale, anche solo con l’apertura di un tavolo blu comunale permanente per apportare osservazioni e critiche alle azioni, e ogni volta veniamo liquidati con la scusa che siamo in cerca di visibilità. È questa la serietà con cui si risponde a una simile richiesta? Intanto rimaniamo in attesa del famoso consiglio comunale aperto».

 Un altro punto critico riguarda le aree interne. «La critica maggiore – sottolinea Nicolasi – la poniamo al Governo che ha più volte dimostrato la totale mancanza di solidarietà al nostro territorio. Mancanza che vediamo addirittura nero su bianco nello PSNAI 2021/2027, votato con enorme ritardo a primavera di quest’anno, dove si legge: “Queste aree non possono porsi alcun obiettivo di inversione di tendenza ma nemmeno essere abbandonate a se stesse. Hanno bisogno di un piano mirato che le accompagni in un percorso di cronicizzato declino e invecchiamento”. Davanti a queste parole devastanti ci dovrebbe essere una presa di posizione ferma e dura da parte dei nostri sindaci del Delta, ma al momento vediamo solo silenzio».

La consigliera aggiunge: «Durante l’ultimo consiglio comunale di luglio il sindaco Pizzoli ha affermato che non sono in grado di interpretare correttamente il testo del documento, visto che i finanziamenti alle aree interne continuano. Anche in questo caso mi chiedo se è questo l’atteggiamento corretto per affrontare un simile argomento così importante. Nascondere la testa sotto la sabbia per evitare di vedere l’evidenza non cambierà il piano scritto dal Governo, che condanna il nostro territorio all’impoverimento demografico».

Infine, Nicolasi affronta il tema delle compensazioni sottoscritte da Adriatic LNG: «2 milioni di euro da erogare nell’arco di 6 anni, di cui 1 milione per progetti relativi alla pesca e 1 milione per progetti di carattere sociale. Anche qui si fa presto a fare due conti e capire che una tale cifra, divisa per un territorio così ampio come la nostra provincia e diversificato in diverse aree progettuali, non può essere significativa. Non si può esultare di fronte a un simile risultato».

«Le critiche – conclude Nicolasi – sono arrivate da ogni fronte politico, e noi ci accordiamo ribadendo che il nostro disappunto non è un discorso di contrapposizione per partito preso. È la consapevolezza di una cattiva gestione politica e di una mancata visione di sviluppo territoriale».

 

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