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Ambiente
29.08.2025 - 10:42
Rosolina: Sindaco Michele Grossato
Il primo cittadino di Rosolina, Michele Grossato, contesta lo Studio di Impatto Ambientale sul progetto dell’inceneritore, che non considera il comune rivierasco tra quelli coinvolti. “Una decisione miope e senza logica”, afferma. Intanto il fronte del no cresce: anche Taglio di Po, Porto Viro e Corbola hanno già votato ordini del giorno di contrarietà, mentre Ariano e Adria si preparano a fare lo stesso
Rosolina: Sul progetto dell’inceneritore di Loreo, il sindaco di Rosolina, Michele Grossato, non nasconde la sua indignazione.
“È incredibile – dice – pensare che lo Studio di Impatto Ambientale - Matrice Aria e Odori - sull’inceneritore di Loreo prenda in considerazione solo tre comuni confinanti, escludendone due. Come se l’aria avesse confini e muri dietro cui fermarsi o essere filtrata! Una decisione miope, priva di logica, che rasenta il paradosso. Nessuna analisi o simulazione può giustificare un approccio così superficiale”.
Parole dure, che lasciano intendere la determinazione con cui Rosolina intende difendere il proprio territorio.
“Questa scelta puzza di bruciato. Rosolina non è un comune qualunque: è il cuore turistico del Delta del Po e della provincia. Qui centinaia di attività vivono di turismo. Se la Regione pensa di ignorare l’impatto che un impianto del genere avrebbe sull’economia e sull’immagine di Rosolina, ha fatto male i conti. Io difendo la mia gente, senza compromessi. E se pensano di fermarci sull’impatto dell’aria e gli odori si sbagliano di grosso”.
Grossato non risparmia attacchi alla società proponente, GSS, accusata di non aver rispettato la trasparenza nei confronti del territorio: “La documentazione presentata dalla ditta si è ben guardata dal coinvolgere il territorio, come prevede la legge, e ha garantito alla Regione di aver assolto al dovere con una call alle 9 del mattino di cui nessuno sapeva nulla, pubblicata solo sull’albo pretorio di Loreo”.
Parole di disappunto anche nei confronti del sindaco di Loreo e presidente del Parco del Delta: “Ha sempre minimizzato l’impatto devastante di questo impianto, tanto da informare noi colleghi solo dopo anni di iter avviato”.
La protesta non riguarda soltanto Rosolina. I consigli comunali di Taglio di Po, Porto Viro e Corbola hanno già approvato all’unanimità ordini del giorno contrari al progetto. A breve, anticipa Grossato, si esprimeranno anche Ariano e Adria.
Il sindaco ricorda come il suo comune sia stato da subito in prima linea: “Siamo stati i primi a denunciare il problema, insieme alla minoranza, e a dare vita al Comitato NoPFAS nel Delta del Po. Un gruppo di cittadini e imprenditori turistici che ha svolto un lavoro enorme, con serietà e competenza, sempre per senso civico. Abbiamo presentato come Comune di Rosolina osservazioni puntuali sia a febbraio che a dicembre 2024. E continueremo. Io non resterò a guardare mentre si distrugge l’immagine del mio comune e la sua prima industria: il turismo. La Regione riceverà le nostre osservazioni e quelle dei nostri imprenditori. Su questo non arretriamo di un passo”.
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