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Porto Tolle - “Spaceboy” racconta storie di rinascita

Dal libro al palco, la storia di Davide Biscaro trasforma la sofferenza in rinascita

Porto Tolle - “Spaceboy” racconta storie di rinascita

Al Palatenda del villaggio Barricata, “Spaceboy” di Davide Biscaro ha unito musica, letture e testimonianze per raccontare storie di violenza subita e percorsi di rinascita. La serata ha visto anche interventi di giovani della Onlus, con l’obiettivo di costruire ponti tra le generazioni e promuovere solidarietà

PORTO TOLLE – Il Palatenda del villaggio Barricata si è trasformato, per una sera, in un palcoscenico di emozioni e impegno civile grazie a “Spaceboy”, lo spettacolo solidale ideato da Davide Biscaro e tratto dall’omonimo libro divenuto un best-seller.

La serata è stata possibile grazie all’interessamento dell’avvocato Cristian Finotti, alla disponibilità dei proprietari del villaggio Barricata e all’amministrazione comunale

A dare il via alla serata è stata l’assessore Silvia Boscolo, che ha voluto sottolineare il senso profondo dell’iniziativa:
«Davide Biscaro ci porta una storia per la quale riusciamo a coniugare l’arte con l’impegno civico. Ascoltare significa non girarsi dall’altra parte. Questo è quello che ci auguriamo come comunità: saper sempre di più valorizzare e promuovere. E allora grazie all’associazione Spaceland e al villaggio Barricata che questa sera ci ospita».

Il progetto non si limita allo spettacolo: comprende anche un libro, scritto dall’autore proprio nel cuore del Delta, e si inserisce in un percorso più ampio che intreccia cultura, solidarietà e memoria personale.

“Spaceboy” racconta la storia vera di un giovane che, dopo aver conosciuto la violenza e l’abuso in età infantile, ha saputo intraprendere un cammino di rinascita. Sul palco, le letture intense di Elisa Tricanato si sono alternate ai brani rock della Spaceboy Band, dando vita a un intreccio potente tra parola e musica.

Al centro del progetto c’è l’associazione Spaceland, che con “Spaceboy” si impegna a sostenere giovani e adulti vittime di violenza, offrendo luoghi e strumenti per superare i traumi e ritrovare la speranza.

La serata ha toccato corde profonde anche grazie agli interventi di alcuni ragazzi della Onlus: con poesie e racconti hanno condiviso frammenti di vita e percorsi di rinascita, con l’intento di costruire ponti tra le generazioni e dimostrare come il dialogo e la vicinanza possano favorire la crescita reciproca.

La scenografia, arricchita da disegni proiettati, ha aggiunto un ulteriore livello di suggestione, intrecciando arti diverse – pittura, musica e letteratura – in un unico messaggio: l’arte può farsi ponte, generare solidarietà e diventare occasione di riflessione collettiva.

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