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La sfida è aperta per i giovani del Delta

Serve cambiare prospettiva per trattenere i talenti nel Delta

Loreo:Convegno su Giovani e lavoro

Loreo: Convegno su giovani e lavoro

A Loreo confronto tra istituzioni, sindacati, imprese e giovani sul rapporto tra lavoro e futuro nel Delta del Po. Tra segnali positivi e criticità strutturali, emerge l’urgenza di creare opportunità concrete e valorizzare i talenti locali

Loreo – Il Teatro Parrocchiale di Loreo si è trasformato in un laboratorio di idee e di confronto sul rapporto tra giovani e lavoro, un tema che attraversa la quotidianità di famiglie, istituzioni e imprese e che nel Delta del Po assume un significato ancora più profondo.

La tavola rotonda, dal titolo eloquente “Giovani e lavoro: incontro possibile nel Delta Polesano?”, ha visto la presenza di figure istituzionali, sindacali, imprenditoriali ed ecclesiali, accanto a una giovane testimone del territorio. A introdurre i lavori, la presidente dell’Azione Cattolica di Loreo, Luisella Siviero, che ha ricordato come il lavoro sia condizione primaria di dignità e benessere.

Il presidente della Pro loco, Diego Siviero, ha legato l’appuntamento alla tradizione locale, ringraziando i volontari impegnati per la buona riuscita dell’801ª Fiera di San Michele. A moderare con la serata, l’avvocato Michele Panajotti.

 L’assessore regionale al Lavoro, Valeria Mantovan, ha messo in evidenza i dati occupazionali: se in Veneto il tasso giovanile è in sofferenza, a Rovigo emerge un segnale in controtendenza, con un +1% di occupazione. Mantovan ha presentato il bando “Giovani ed energia”, con 22 progetti finanziati, di cui 4 nel Polesine, esprimendo fiducia nella capacità delle nuove generazioni di costruirsi un futuro solido.

I sindaci di Loreo, Moreno Gasparini, e di Porto Tolle, Roberto Pizzoli, hanno evidenziato i compiti delle amministrazioni comunali, ammettendo tuttavia che le istituzioni procedono con lentezza rispetto a un mondo che “corre troppo veloce”.

Il segretario generale della CISL Veneto, Massimiliano Paglini, ha intrecciato il tema del lavoro con quello della crisi demografica, sottolineando l’urgenza di preservare il valore del lavoro manuale e di reinvestire sull’identità dei territori.

Dal lato delle imprese, il direttore della K-Adriatica, Antonio Catalani, ha parlato di un cambiamento di mentalità: se un tempo il lavoro era “bisogno”, oggi è “esigenza” di conciliazione tra vita e tempo libero. Ha indicato come strade possibili la dignità dei salari, la fidelizzazione dei lavoratori e servizi che rendano il dipendente partecipe e motivato.

 Particolarmente significativa la testimonianza di Irene Zaninello, giovane polesana che, grazie a un percorso tra tirocinio, apprendistato e assunzione, oggi guida sei uffici nel territorio. La sua voce ha smentito lo stereotipo secondo cui i giovani non aspirano al posto fisso: “Tutti desideriamo la certezza di un lavoro per sempre”, ha dichiarato, strappando un applauso convinto.

 Don Marino Callegari, direttore della Pastorale sociale e del lavoro, ha raccontato il progetto partecipativo che nel Delta coinvolge operatori del terzo settore, un’esperienza di comunità che unisce lavoro, solidarietà e radicamento nel territorio.

 La serata si è chiusa con un gesto dal forte valore simbolico: la consigliera comunale Marilena Berto ha donato ai relatori una copia del volume “I flagellanti della SS. Trinità” del maestro Piergiorgio Bassan, insieme a una cassetta di frutta dell’azienda agricola Silvestro Zecchin, a suggellare la vocazione agricola di queste terre.

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