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Lavori Pubblici del Consorzio di Bonifica Delta del Po

Rosolina: alla foce dell’Adige smontate le paratoie della barriera antisale

Presto al via i lavori per la nuova infrastruttura da 42 milioni di euro

Rosolina:Foce dell'Adige

Rosolina: Smontaggio paratie

Completate le operazioni di smontaggio delle paratoie della barriera antisale dell’Adige per consentire le consuete attività di manutenzione stagionale. Il progetto della nuova infrastruttura, già finanziato, è pronto a partire nei prossimi mesi.

Rosolina: Si sono concluse in questi giorni le operazioni di smontaggio delle paratoie della barriera antisale alla foce dell’Adige, un intervento tecnico complesso condotto dal Consorzio di Bonifica Delta del Po che, come ogni anno, segna la fine della stagione irrigua e l’avvio della manutenzione invernale.

Durante i mesi compresi tra autunno e primavera, infatti, la struttura viene sottoposta a verifiche e interventi programmati per garantirne la piena efficienza alla ripresa dell’attività idraulica. Lo smontaggio delle paratoie, oltre a permettere la manutenzione a terra, serve anche a prevenire eventuali danni dovuti alle piene invernali, che possono provocare urti e accumuli di detriti. Quest’anno, nonostante l’estate piovosa, non sono mancati episodi di criticità dovuti alle forti precipitazioni e ai materiali trascinati dalle morbide.

Le operazioni di smontaggio, di per sé complesse, richiedono l’utilizzo di una gru installata su una chiatta e l’intervento di sommozzatori incaricati di verificare le condizioni strutturali sul fondale. Proprio durante le ispezioni, è stata rilevata la presenza di grossi rami incastrati in un telaio, che hanno causato il distacco di alcuni “flap”, le paratoie mobili che regolano il flusso dell’acqua. Se questi non verranno rinvenuti nei pressi della barriera, dovranno essere ricostruiti dall’ente consortile, che si occupa anche della manutenzione delle altre barriere situate sul Po di Tolle e sul Po di Donzella.

Nonostante i danni, l’altra faccia dell’estate segnata dal maltempo è stata la scarsa risalita del cuneo salino, fenomeno che quest’anno ha inciso solo per un breve periodo sulle derivazioni più a valle del manufatto.

La barriera antisale dell’Adige, progettata negli anni Ottanta e realizzata nei primi anni Novanta, è composta da sette paratoie, di cui sei removibili, ciascuna lunga 13,2 metri. Ogni modulo è formato da file di “flap” di circa 80 centimetri, che si sollevano quando l’acqua defluisce verso il mare, permettendo il normale scarico, e si chiudono quando la marea spinge l’acqua salata verso monte, impedendo così la risalita del sale nei terreni agricoli e nei canali interni.

Quando fu progettata, l’opera venne dimensionata su una portata di almeno 80 metri cubi al secondo al misuratore di Boara Pisani. Oggi, però, la situazione è profondamente cambiata. Il clima più caldo, la riduzione del contributo dei ghiacciai, i periodi siccitosi sempre più lunghi e l’aumento dei prelievi idrici a monte hanno reso la barriera sempre meno adeguata a svolgere il proprio compito.

Per questo motivo, l’infrastruttura sarà presto sostituita da una nuova barriera, che sorgerà nelle immediate vicinanze dell’attuale e sarà progettata per garantire un funzionamento efficace anche con portate fluviali molto più basse.

Il costo dell’opera è già definito: 42 milioni di euro, stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti. Le procedure di gara per l’appalto sono previste per il 2026, dopodiché si aprirà il cantiere e inizierà il conto alla rovescia per il “pensionamento” dell’attuale barriera antisale.

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