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Turismo Esperienziale

L’Epica dell’Acqua, un format inclusivo che racconta il Delta camminando e correndo

Il Turismo Esperienziale che Unisce Sport, Natura e Persone

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Delta: Epica dell'Acqua

L’Epica dell’Acqua si conferma modello di turismo esperienziale e sostenibile. Un format itinerante e inclusivo, alla portata di tutti. Tra i 250 partecipanti, c’è chi ha percorso tutti i 100 chilometri, chi due tappe e chi solo l’ultima, condividendo un cammino che fa bene al corpo e all’anima

Delta - Non una gara, ma un’esperienza da vivere insieme. Così si definisce l’Epica dell’Acqua, la manifestazione che, alla sua terza edizione, ha saputo conquistare sportivi, camminatori e semplici amanti della natura, proponendo un format accessibile a tutti, all’insegna del turismo esperienziale e del benessere condiviso.

I 250 partecipanti provenienti da Europa, America e Asia, (un record rispetto alle precedenti edizioni),  hanno avuto la libertà di scegliere come vivere l’esperienza: c’è chi ha percorso tutti e 100 i chilometri, chi ha preso parte a due tappe, e chi ha scelto di unirsi solo per l’ultima giornata, nel tratto più suggestivo, quello che conduce fino al mare. Da Gorino Sullam (Taglio di Po) a Rosolina, passando quindi per Porto Viro. Una formula flessibile e accogliente, pensata per permettere a chiunque di essere protagonista.

L’evento si distingue per la sua formula non competitiva: nessun cronometro, solo il ritmo della natura. “C’è chi lo fa per sport, chi per scoperta, chi per amicizia – spiega Alberto Marchesani –. Qui ognuno trova la sua Epica.”

Il valore dell’iniziativa sta nella condivisione. Durante il percorso, tra argini e spiagge, persone di ogni età e provenienza si incontrano, si raccontano, si sostengono. È un ritorno a uno sport genuino, senza classifiche, dove conta la partecipazione e la scoperta.

L’Epica dell’Acqua è anche un laboratorio di turismo lento e sostenibile: itinerante, con un campo diverso ogni giorno, coinvolge una squadra di oltre 70 volontari che accompagnano i partecipanti in quella che molti definiscono “una transumanza del benessere”. “Il bello – raccontano – è che ogni giorno smontiamo e rimontiamo il villaggio altrove. È faticoso, ma è la nostra identità: nessuna tappa è uguale all’altra”.

Sport, natura, convivialità e sapori locali: in tre parole, esperienza autentica.Con la degustazione dei prodotti tipici – dalle ostriche rosa, fino ai gin Caleri – l’Epica dell’Acqua unisce movimento e cultura gastronomica, in un format che porta a scoprire, rispettare e amare il territorio.

“È una corsa che fa bene all’anima – raccontano i partecipanti –. Si torna a casa più stanchi ma anche più felici, e con un legame profondo con questo territorio che resta nel cuore.”

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