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Focus Povertà. Piovese 1/4
12.02.2025 - 10:13
il sindaco di Piove di Sacco
Sono previsti aiuti per il pagamento della tariffa rifiuti, per sostenere il caro bollette del riscaldamento sia per il costo del gas sia per il costo del pellet.
Ridurre le disuguaglianze e la povertà è un obiettivo che un Comune da solo non può certamente affrontare, tuttavia su questo fronte, l'impegno della nostra amministrazione è massimo.
A dirlo è il sindaco di Piove di Sacco Lucia Pizzo che sottolinea come l’amministrazione comunale ritenga una priorità dare una risposta alle tradizionali e nuove forme di povertà che si trovano sul territorio piovese. Per far fronte alle povertà, il Comune di Piove di Sacco ha affinato in questo decennio tutti gli strumenti più adeguati ad affrontare con efficacia le necessità delle famiglie che presentano fragilità sotto diversi punti di vista: dalla povertà educativa a quella economica e sociale. Si lavora quindi con personale sempre più specializzato e dedicato alle varie tematiche del sociale che poi rispondono alle necessità richieste dai LEPS (livelli essenziali delle prestazioni sociali), spesso operando anche con strumenti nuovi.
"Al di là dei livelli essenziali obbligatori delle prestazioni sociali, argomento attuale perché oggetto di dibattito che si incrocia con il tema dell'autonomia differenziata, abbiamo stanziato - spiega il sindaco Lucia Pizzo - risorse ulteriori in bilancio per una somma assolutamente importante, circa 350.000 solo nell'anno 2024. Si tratta di contributi assistenziali, di aiuti per il pagamento della tariffa rifiuti, per sostenere il caro bollette del riscaldamento sia per il costo del gas sia per il costo del pellet.
Nei confronti delle famiglie con minori, il sostegno anche alla pratica sportiva e alla riduzione del costo della refezione scolastica completano gli interventi. La refezione scolastica è possibile nelle nostre primarie anche a fronte di rientri connessi a progettualità e non solo in presenza del tempo pieno, proprio per evitare che chi non può pagare il pasto debba riportare il figlio a scuola dopo la pausa pranzo.
Altri soldi da contributi legati allo Stato o alla Regione sono stati stanziati per: buoni libri, contributi a favore di famiglie fragili, voucher per asili nido, reddito di inclusione attivo e sostegno all’abitare. Ci sono dei punti critici constatato ad esempio che uno dei problemi legati alla povertà è la questione della carenza di affitti e dell’emergenza casa, cioè il taglio di 150 mila euro dei contributi dallo Stato.
"Nell'anno 2024 - spiega la Pizzo - abbiamo fronteggiato in parte il sostegno al costo dell'affitto per le famiglie in difficoltà, in quanto il governo ha tagliato circa 150.000 euro che venivano destinati per il nostro Comune, in una fase in cui chi vive in affitto si ritrova a dover a volte decidere se pagare le utenze o il canone. Tutto ciò è stato possibile perché la struttura dei servizi sociali del Comune è adeguata, non solo numericamente ma anche ricca di professionalità specializzate.”
Alessandro Abbadir
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