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In aumento i posti letto
05.04.2025 - 21:42
In una Venezia sempre più destinata a divenire “Città Campus”, nelle intenzioni dell'attuale amministrazione comunale, oltre, ovviamente, a seguire la consueta vocazione turistica, la popolazione residente nella città storica sta mutando le sue caratteristiche, evidenziando sempre più una componente legata al mondo studentesco-accademico. Sede di due importanti atenei come Ca' Foscari e lo IUAV, oltre al consorzio VIU, Venice International University e alcuni presidi di atenei esteri, la città apre i suoi spazi a quanti, per motivi di studio, ricerca e docenza, magari per un tempo limitato, deve soggiornare in città e viverla. Pertanto negli ultimi anni sono aumentati i posti letto nelle residenze universitarie pubbliche a prezzo calmierato per chi ne ha diritto o, in alternativa, in quelle convenzionate. Tre sono le residenze di Ateneo per Ca' Foscari, quella di San Giobbe che prevede 138 posti letto per gli assegnatari del bando per il Diritto allo Studio Universitario (bandi indetti dall'ESU, l'Ente regionale per il Diritto allo Studio), 82 posti letto con tariffa a mercato libero e 8 posti letto foresteria, con prezzi dai 314 ai 541 Euro. Quella di S.Marta con 82 posti letto a prezzi calmierati previsti per gli assegnatari del bando per il Diritto allo Studio Universitario, 250 posti letto a tariffa agevolata Housing Sociale, 318 posti letto con tariffa a mercato libero. Canoni dai 311 ai 551 Euro. Infine, la più recente, inaugurata a fine 2023, quella di Via Torino, che offre 142 posti letto in camere singole, doppie e minialloggi, 86 posti letto a prezzi calmierati e 56 a tariffa libera. Qui i costi variano dai 195 ai 470 Euro al mese. Poi sono previste anche residenze convenzionate sia miste, maschili e femminili che solo femminili e con costi più elevati. L'offerta però non soddisfa ancora la domanda e, pertanto, per molti e chi se lo può permettere, si aprono le porte del mercato privato dove si possono riscontrare richieste dai 600 ai 1300 a Venezia centro storico e dai 400 ai 650 Euro in terraferma. “Negli affitti privati il comune dovrebbe mettersi in gioco a canone concordato – suggerisce Angelica Morresi, portavoce di UDU Venezia, l'Unione degli Universitari – per venire incontro alla domanda e abbassare i prezzi si dovrebbero costruire nuove residenze e che restano pubbliche, ce ne sarà una a breve al Lido. Dopo le proteste di due anni fa per i canoni elevati degli affitti che ci videro protestare con le tende davanti alle sedi universitarie questo è un tema molto sentito e dibattuto. Poi c'è il problema degli studenti fuori corso, dopo i tre anni, infatti, non si può far domanda per un alloggio convenzionato ed è necessario cercare un posto in affitto nel privato”.
Riccardo Musacco
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