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"Storici Accordi Sindacali in Italia: EssilorLuxottica e Lamborghini Avviano Riduzioni d'Orario e Aumenti Salariali"

"Per la prima volta un'industria dell’automotive in Europa raggiungere una consistente riduzione dell’orario di lavoro ed una maggiorazione del salario"

"Storici Accordi Sindacali in Italia: EssilorLuxottica e Lamborghini Avviano Riduzioni d'Orario e Aumenti Salariali"

Nel mese di dicembre due grandi gruppi, con collegamenti europei, hanno varato riduzioni d'orario. Si tratta di EssilorLuxottica, multinazionale italo-francese leader nell'occhialeria, e Lamborghini, società automobilistica entrata nel 1998 nel gruppo Volkswagen.

"Il Sole-24 Ore" del 2 dicembre, commentando l'accordo Luxottica, titola "L'orario accorciato rilancia flessibilità e produttività", lasciando intendere quale sia la convinzione di vantaggio anche per la parte datoriale.

Storico accordo sindacale con FIOM e FIM anche alla Lamborghini, guidata dal ceo Stephan Winkelmann. Il nuovo contratto integrativo aziendale arrivato dopo un anno di trattative, sarà presentato alle assemblee dei lavoratori e sottoposto al voto. “È un’intesa storica perché vede per la prima volta un’industria dell’automotive in Europa raggiungere una consistente riduzione dell’orario di lavoro, non con una diminuzione del salario ma con una sua maggiorazione, spiegano i sindacati all’Ansa.

I dirigenti della casa automobilistica annunciano che per i lavoratori è previsto l’aumento del salario annuale: la quota che verrà erogata annualmente ai dipendenti, in aggiunta al salario previsto dal contratto nazionale, salirà da 13.500 euro a circa 16mila euro.

Il piano prevede inoltre l’assunzione di 500 lavoratori. L'accordo, nello specifico, nasce dalla necessaria ristrutturazione elettrica e digitale sull'occupazione, soprattutto nel settore dell'automotive.

Altre aziende come Leonardo hanno dato il via alla sperimentazione della riduzione d'orario nei siti produttivi.

Eurostat ricorda come ampi strati di lavoratori vivano una condizione differente. Secondo l'Istituto, in Italia sono circa 800 mila i salariati che lavorano più di 48 ore settimanali. Sempre "Il Sole-24 Ore", riportando il dato, lo definisce "un limite sicuramente novecentesco", ricordando il limite orario fissato dall'Organizzazione Internazionale del Lavoro nel lontano 1919.

Secondo l'Istituto Nazionale per l'Analisi delle Politiche Pubbliche (INAPP), "il mondo del lavoro è sempre più digitale, veloce, in costante evoluzione, ma per gran parte dei lavoratori tradizionali si presentano problemi ancora irrisolti sul piano della distribuzione degli orari di lavoro. In Italia 6 lavoratori su 10 fanno straordinari, e ben 1 su 6 non retribuiti (circa 3 milioni)".

Giulia Sciarrotta

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