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CODICE ROSSO
27.01.2025 - 10:21
Secondo i dati dell’Istituto Nazionale di Statistica, in Italia sono più di ventimila le donne che ogni anno affrontano il percorso di uscita dalla violenza con l’aiuto dei Centri Antiviolenza (straniere nel 30% dei casi).
Più del 70% delle donne cerca aiuto nei Centri antiviolenza dopo che ha subito per anni episodi di violenza. La decisione di intraprendere un percorso per uscire dalla violenza sembra arrivare a distanza di anni dall’inizio della violenza stessa: per il 40% sono passati più di 5 anni dai primi episodi di violenza subita, per il 23% da 1 a 5 anni, per il 15% da 6 mesi a un anno e per il 7% da meno di 6 mesi.
Le donne, nella quasi totalità dei casi, arrivano con il bisogno primario di essere ascoltate (94%) e accolte. Il supporto e la consulenza legale e psicologica sono tra i bisogni maggiormente manifestati delle donne.
I percorsi di uscita dalla violenza e della riabilitazione psicologica sono lunghi e impegnativi anche dal punto di vista economico e spesso coinvolgono anche i figli minori del nucleo familiare.
Anche per far fronte a questi costi, la Regione Veneto ha deciso di intervenire direttamente a sostegno delle vittime e dal primo febbraio 2025 scatterà in tutto il Veneto l’esenzione dal pagamento del ticket per le vittime di violenza. L’esenzione del ticket riguarderà tutti gli interventi sanitari e riabilitativi, dal primo accesso in Pronto Soccorso fino alla presa in carico dello psicologo e degli altri professionisti coinvolti nel progetto di sostegno della persona e dei familiari vittime di violenza.
"Con questa decisione di civiltà – sottolinea Lanzarin - siamo vicini alle persone che subiscono violenza. L’esenzione dal pagamento del ticket è un modo concreto per occuparsi di loro, non solo attraverso la cura delle ferite. Infatti l’esenzione riguarderà l’intero percorso di cura, successivo alla dimissione dal Pronto soccorso. Le donne colpite da questi terribili traumi hanno anche necessità di sentire la vicinanza delle istituzioni e questo è un modo per creare fiducia e dare aiuto".
"Riconoscere la violenza per trovare soluzioni che anticipino la necessità di cure mediche – prosegue l’Assessore - sarà l’obiettivo da raggiungere e lo potremo fare attraverso la consapevolezza dei singoli ed il lavoro e l’impegno comune di tutti gli attori istituzionali e della società nella sua interezza. Non voltare le spalle ai minimi segnali di prevaricazione e quando il rispetto della persona viene meno, può fare la differenza, perciò sarà importante lavorare assieme agli enti del territorio ed a tutte le operatrici impegnate nel contrasto alla violenza contro le donne".
Una misura sicuramente importante, che sottolinea l’attenzione al tema della violenza sulle donne, e la necessità di ulteriori interventi in quanto, sempre secondo i dati ISTAT, ad oggi solo una donna su cinque, seppur aiutata, riesce ad uscire dal problema.
Giulia Sciarrotta
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