“Ormai siamo a buon punto, sono già arrivati 400 progetti per Padova 4.0: è la prova che possiamo fare rete, attrarre idee e investimenti, reiterare senza consumare il territorio, creare indotto e sviluppo”. Fernando Zilio, presidente della Camera di Commercio di Padova, guarda con soddisfazione al cammino percorso in questi mesi dal progetto Padova 4.0 e traccia un primo bilancio di questa fase di ascolto che si concluderà in autunno con alcuni momenti di confronto. “Avevamo fissato inizialmente come primo traguardo giugno 2017 - aggiunge Zilio - ma dopo il commissariamento del Comune di Padova e l’apertura della campagna elettorale abbiamo scelto di spostare l’appuntamento con tre importanti convegni a dopo l’estate. Intanto continuiamo a raccogliere le proposte da parte di una molteplicità di soggetti, a partire dall’Università per arrivare ai cittadini. C’è fermento, c’è voglia di cambiare”. Ma in questi ultimi mesi il dibattito è stato segnato anche da diverse polemiche e prese di posizione critiche sul futuro per Padova. “E' facile e comodo cavalcare il malpancismo - aggiunge il presidente della Camera di Commercio - ma non ci costruisce nulla. Noi preferiamo avere un progetto per Padova. Intento l’intero territorio provinciale, nella sua complessità e unitarietà. Le potenzialità non mancano, ho già citato l’Università, inoltre abbiamo l’Interporto, candidato a diventare il retroporo dell’Alto Adriatico. Poi ci sono le aziende dev’eccellenza della zona industriale. Certo facciamo i conti con le storiche carenze infrastrutturali, la banda larga da completare, la viabilità da integrare, penso al tratto Limena-Cittadella, oppure alla prosecuzione della Regionale 10 verso Montagnana e oltre. La Bassa Padovana sta soffrendo la crisi ma serve un’azione di rete. Padova 4.0 punta proprio a questo, fare da moltiplicatore di risorse e di posti di lavoro”. Zilio lancia un nuovo invito ai sindaci padovani: “Quando li abbiamo convocati per il progetto si sono presentati in appena 6 su 104. Non ci lasciamo scoraggiare. Così abbiamo deciso di andare noi da loro. Il primo incontro a Cittadella è stato un successo, adesso ne stiamo organizzato un altro a Piove di Sacco. Non è ancora pervenuta invece la Bassa Padovana, eppure avrebbe bisogno di cogliere queste opportunità”. Nicola Stievano
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter