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Donazzan: “Difendere l’acciaio europeo da ideologie green e concorrenza sleale cinese”

La vicepresidente della commissione Industria del Parlamento UE chiede di rivedere il Green Deal e sospendere la carbon tax per salvare posti di lavoro e tutelare l’industria siderurgica locale

Elena Donazzan

Elena Donazzan, vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento europeo

"Non possiamo permettere che le attuali norme europee distruggano il settore dell’acciaio, perché ciò metterebbe a rischio migliaia di posti di lavoro e un pilastro strategico dell'industria italiana ed europea." Con queste parole, Elena Donazzan, vicepresidente della commissione Industria, Ricerca ed Energia del Parlamento europeo, è intervenuta oggi nella plenaria a Strasburgo, puntando il dito contro le politiche ecologiste europee e la concorrenza sleale di Paesi come Cina e India.

Secondo Donazzan, è urgente rivedere il Green Deal e adottare un approccio pragmatico per evitare una "desertificazione industriale" in Europa. Le sue parole si allineano con le preoccupazioni già espresse dal presidente di Federacciai, Antonio Gozzi, durante l’assemblea delle imprese siderurgiche italiane tenutasi a Vicenza lo scorso settembre.

Durante il suo intervento, Donazzan ha sottolineato i numeri allarmanti citati dal commissario europeo per l’Uguaglianza, Helena Dalli: la Cina, che attualmente produce oltre la metà dell’acciaio mondiale, ha visto un aumento delle esportazioni del 20%, pari a 110 milioni di tonnellate, che ogni anno minacciano di invadere il mercato europeo. La produzione europea, invece, è in calo: negli ultimi 10 anni, è diminuita del 20%, rappresentando oggi solo il 10% della produzione globale.

Per Donazzan, sono tre le priorità che richiedono un intervento immediato. "Prima di tutto i costi energetici, poi la necessità di riconoscere il rottame ferroso come materia prima critica per impedire l’esportazione verso Paesi come la Turchia, che lavorano l’acciaio e lo rivendono a prezzi inferiori. Infine, va sospesa subito la carbon tax, perché le emissioni non possono diventare un dogma incontestabile, a discapito dell’intero settore."

L’appello di Donazzan mira a sollecitare le istituzioni europee ad agire, rivedendo normative che, secondo l’esponente di Fratelli d’Italia, mettono a repentaglio non solo l’economia, ma anche la competitività dell'industria siderurgica europea a favore di potenze esterne.

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