Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Emergenza anziani

Allerta Cgil in Veneto: la rete delle case di riposo è a rischio collasso

La segreteria regionale FP-CGIL denuncia un’emergenza nelle strutture residenziali per anziani e chiede investimenti urgenti per garantire assistenza adeguata

casa di riposo

Immagine di repertorio

La situazione delle strutture residenziali per anziani in Veneto è critica, secondo la FP-CGIL. Stefano Bagnara, esponente della segreteria regionale del sindacato, lancia un allarme: “Da anni segnaliamo le difficoltà che affliggono queste strutture. Senza un incremento significativo degli investimenti nel settore sociosanitario, a partire dal personale, il sistema è destinato all'implosione”.

Bagnara sottolinea la mancanza di attenzione politica verso la riforma delle Istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza (Ipab) e il sistema delle Residenze sanitarie assistenziali (Rsa), con proposte di riforma che si susseguono senza essere mai attuate. “Non possiamo continuare ad aspettare le decisioni da Roma; questa è una competenza regionale”, afferma.

L'assessore alla Sanità e Sociale, Manuela Lanzarin, ha recentemente dichiarato che la riforma riguarderebbe solo la forma giuridica degli enti, senza rendersi conto che il settore è sempre più dominato da grandi gruppi nazionali e fondi finanziari. “L’assessore non si è accorta che la chiusura dei posti letto nelle geriatrie ha portato a un aumento della domanda, che né le strutture né le famiglie possono più gestire?” chiede Bagnara.

La Cgil critica anche le scelte della Regione, che si sono limitate a interventi di manutenzione insufficienti rispetto ai reali bisogni. L’aumento delle impegnative di residenzialità copre solo l'87% del fabbisogno, mentre le misure adottate per affrontare la carenza di personale comportano l’uso di personale ausiliario al posto di operatori specializzati, abbassando la qualità dell’assistenza.

Le carenze di personale e le basse retribuzioni hanno già provocato una fuga dal settore, creando una situazione paradossale in cui molte strutture, pur avendo posti disponibili, non riescono a occupare i letti per mancanza di operatori.

In risposta a questa crisi, la FP-CGIL propone di rivedere l'intero sistema, integrando le Rsa pubbliche e gli Ambiti territoriali sociali in un’unica rete di gestione sociale e assistenziale. “È urgente fare questo passo, coinvolgendo tutti gli attori interessati e garantendo finanziamenti adeguati”, conclude Bagnara.

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione