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Crisi della ristorazione

Boom del settore terziario: i ristoratori veneti cercano 2.200 lavoratori

La seconda edizione del "Talent Day" APPE punta a colmare la carenza di manodopera con iniziative dedicate agli studenti e ai disoccupati

Da sinistra Marcato, Luni e Mantovan

Da sinistra Marcato, Luni e Mantovan

La carenza di personale nel settore della ristorazione è una realtà sempre più urgente per bar e ristoranti, con circa 2.200 posti di lavoro da coprire nel primo trimestre del 2025. A far fronte a questa sfida, l’Associazione Provinciale Pubblici Esercizi (APPE) organizza il 24 marzo prossimo la seconda edizione del “Talent Day”, un evento pensato per mettere in contatto i pubblici esercizi e i candidati in cerca di impiego. Il progetto nasce dalla collaborazione con FIPE e si è rivelato un successo già nel 2024, quando a Padova si sono registrati quasi 200 candidati.

Federica Luni, Presidente di APPE Padova, spiega che l'iniziativa si propone di rispondere a una domanda sempre crescente di figure professionali come camerieri, cuochi, aiuto cuochi e banconisti. In molti casi, le esperienze pregresse non sono un requisito fondamentale, e il 32% degli imprenditori si mostra disposto a formare i nuovi assunti direttamente in azienda, visto l’urgenza di colmare i posti vacanti.

Oltre ai candidati già esperti, l'APPE guarda con interesse agli studenti delle scuole superiori e delle università, offrendo loro l'opportunità di entrare nel mondo del lavoro, anche per la stagione estiva. Proprio per questo, nei giorni scorsi, la Presidente Luni ha incontrato Valeria Mantovan, Assessore alla formazione e lavoro della Regione Veneto, insieme ai colleghi Roberto Marcato, Assessore alle attività produttive, e Enoch Soranzo, vice Presidente del Consiglio Regionale, per presentare un progetto pilota rivolto agli studenti universitari. L’idea è di garantire loro una formazione gratuita in materia di sicurezza e igiene sul lavoro, permettendo l'assunzione immediata presso bar e ristoranti.

Il progetto prevede anche la creazione di un database di candidati, selezionati in base a esperienze pregresse, disponibilità oraria e ambizioni professionali. Se il progetto dovesse riscuotere successo, potrebbe essere esteso anche ad altri settori, come le scuole alberghiere e professionali, coprendo un bacino di migliaia di giovani.

L’obiettivo di APPE è duplice: rispondere alla crescente domanda di manodopera da parte degli esercenti, specialmente nei periodi di alta stagione, e allo stesso tempo offrire agli studenti l’opportunità di guadagnare un reddito che li aiuti a finanziare i propri studi. In futuro, APPE spera di riuscire a introdurre anche un contratto di lavoro specifico e defiscalizzato per studenti, una proposta che è stata portata all’attenzione di Enoch Soranzo, disponibile a farsi promotore di una legge statale a favore di questa iniziativa.

Con circa 1.500 imprese associate in provincia di Padova, l’APPE continua a essere un punto di riferimento per il settore della ristorazione, cercando soluzioni concrete per colmare la carenza di personale e favorire l'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani.

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