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Economia
21.02.2025 - 12:55
Enrico Zanetti
Il dottore e commercialista Enrico Zanetti che è stato, tra le varie cariche, sottosegretario di Stato al ministero dell’economia e delle finanze e viceministro dello stesso dicastero, parteciperà all'evento organizzato dai dottori commercialisti e degli esperti contabili del Triveneto in programma lunedì 24 febbraio, a Venezia.
La Legge di Bilancio 2025 e la Riforma Fiscale saranno i temi al centro di questo incontro.
A Radio Veneto24 l'intervista in esclusiva in vista del convegno.
Qual è la sua valutazione complessiva sulla Legge di Bilancio 2025? Pensa che risponda adeguatamente alle esigenze delle imprese?
La legge di bilancio per il 2025 è stata predisposta in un quadro di finanza pubblica particolarmente complesso a seguito di anni nei quali, paradossalmente, la tragedia del Covid ha dato la possibilità di fare leggi di bilancio molto espansive. Questa possibilità è stata utilizzata in modo importante, sappiamo poi anche con alcune derive impreviste dal punto di vista quantitativo, sul versante in particolar modo dei bonus edilizi, le ristrettezze sono state particolarmente significative sul piano dei saldi finanziari. Questo ha portato a cercare di fare certamente il meglio possibile con quello che c'era da mettere sul piatto, parte del quale peraltro è stato in modo significativo investito su un altro filone di interventi, cioè quello legato al cuneo fiscale delle persone fisiche. Ciò ha fatto sì che nella Legge di Bilancio ci siano varie misure interessanti per le imprese. Penso alla proroga delle super deduzioni del costo del lavoro, alla nuova Ires premiale, a tutta una serie di altri incentivi. Poi è chiaro, se ragioniamo in termini di adeguatezza, siccome le aspettative delle imprese sono giustamente molto importanti per le sfide che hanno di fronte, essendo inadeguate le risorse a monte, è difficile poter dire che quanto è stato fatto sia sufficiente. Ma i primi a saperlo, e a riconoscerlo, sono proprio gli estensori della manovra.
E quali sono invece gli aspetti più innovativi di questa Legge di Bilancio 2025?
Ad esempio, uno degli istituti di cui certamente parleremo a lungo anche in occasione dell'incontro di lunedì è quello della cosiddetta Ires premiale, cioè la possibilità di avere una riduzione dell'aliquota Ires sino al 20%, la tassa che colpisce le società. Si tratta di un abbattimento importante. È chiaro che in questa prima fase viene introdotto, intanto in via transitoria solo sul 2025, e con la possibilità di agevolare solo una porzione dei redditi delle imprese, proprio perché i saldi di finanza pubblica non consentono di fare di più nella misura in cui fosse stabilizzato e ulteriormente allargato.
Come alleggerire quindi il carico fiscale per le imprese?
Sicuramente questa di cui abbiamo appena parlato, in un'ottica evolutiva, è senz'altro uno dei punti di partenza su cui fare leva. Credo poi che in questa fase, al di là di quelle che poi possono essere le valutazioni generali che si sentono sul Green Deal, sulla transizione ecologica, che certamente non deve essere ideologica e certamente non deve essere attuata attraverso il corredo di divieti e sanzioni, bensì deve essere incentivata, misure di incentivo su questo versante, che venissero consentite anche alle imprese, quindi non soltanto agli immobili a uso residenziale dei privati, potrebbero essere un elemento molto interessante sia di riduzione del carico fiscale, sia di stimolo a investimenti che poi hanno ottime ricadute di filiera. Da questo punto di vista va detto che non c'è solo la leva fiscale. Gli incentivi possono essere di varia natura. Ad esempio un filone molto interessante che riguarda proprio anche le imprese sul fronte della transizione energetica è quello che potrebbe derivare dal cosiddetto Conto termico 3.0. Sono misure in questo momento ancora in fase di definizione, manca il passaggio in conferenza unificata tra Stato Regioni, ma nel corso dell'anno è ragionevole prevedere che vengano messe a punto.
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