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Riforma fiscale

Forza Italia ci prova, ma la riduzione dell'Irap non passa

Bocciato l'emendamento per tagliare l'imposta alle aziende che investono in Veneto

Non passa in Consiglio regionale l'emendamento di Forza Italia sulla riduzione dell'Irap per le imprese nazionali ed estere che scelgono di investire in Veneto nei prossimi cinque anni. La proposta, firmata dal consigliere regionale Alberto Bozza, puntava ad aumentare la riduzione dell'aliquota dall'1% all'1,5%. Una misura che avrebbe avuto un impatto di 325.000 euro in più sul bilancio regionale, portando il costo complessivo da 650.000 a 975.000 euro.

"Si tratta di risorse che la Regione può permettersi - spiega Bozza - considerando che il fondo speciale del Consiglio regionale supera i due milioni di euro. Per questo la nostra proposta era sostenibile". Il consigliere sottolinea inoltre il sostegno di Forza Italia alla proposta di legge dell'assessore regionale Roberto Marcato per attrarre investimenti. "Siamo un partito liberale e pro-imprese - prosegue - e proprio per questo non abbiamo votato l'ultimo bilancio regionale, che invece ha aumentato l'Irap per tutte le aziende venete".

Secondo Bozza, la bocciatura dell'emendamento rappresenta un'occasione mancata per rendere il Veneto più competitivo. "Di fronte all'aumento generalizzato dell'Irap deciso a dicembre, sarebbe servito un segnale politico più coraggioso. Con questa riduzione limitata, il saldo per gli investitori rischia di essere vicino allo zero: da una parte si taglia l'aliquota di un punto, ma dall'altra restano gli aumenti fino al +0,65% introdotti pochi mesi fa".

A rimanere penalizzate, conclude Bozza, sono soprattutto le aziende già presenti in Veneto: "Per loro nessuna riduzione, solo l'aumento dell'Irap deciso a dicembre. Una scelta che continuiamo a ritenere sbagliata".

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