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Crisi di settore
28.02.2025 - 16:47
Riccardo Mortandello, sindaco di Montegrotto
Il turismo termale in Veneto continua a segnare il passo nel 2024, con un calo delle presenze che preoccupa gli operatori del settore. Secondo l'analisi dell'ufficio statistico della Regione, nei primi undici mesi dell’anno si è registrato un decremento dell'1,60% rispetto allo stesso periodo del 2023 e un 12,05% in meno rispetto ai livelli pre-pandemia. Un trend che solleva interrogativi in un contesto turistico veneto complessivamente positivo.
Nonostante la Regione Veneto possa vantare un incremento generale del turismo, con un +2% di arrivi e +2,1% di presenze rispetto al 2023, il comparto termale sembra soffrire. I dati mostrano 772.000 arrivi (+0,5% rispetto al 2019) e 2.596.000 presenze, ma con un deciso calo della permanenza media, scesa a 3,36 giorni, rispetto ai 3,41 del 2023 e ai 3,84 del 2019. Sebbene il turismo italiano rimanga predominante, con il 73,2% degli arrivi, si evidenzia una crescita del 2,2% degli arrivi stranieri, che rappresentano il 26,8% del totale.
I risultati negativi sono in netto contrasto con le performance degli altri settori turistici, come mare, città d’arte, laghi e montagna, che hanno visto un incremento delle presenze, soprattutto tra la clientela straniera. Solo le terme, infatti, mostrano segnali di crisi.
A lanciare l'allarme è il sindaco di Montegrotto Terme, Riccardo Mortandello, che critica la gestione finora adottata. «Abbiamo troppo enfatizzato risultati parziali, senza vedere i segnali che indicavano difficoltà», ha dichiarato. Secondo Mortandello, la causa del calo non risiede nella carenza di pubblicità, ma nella necessità di innovare l'offerta turistica: «Non basta fare pubblicità sterile, servono nuovi prodotti turistici che valorizzino l’intero territorio, dalle terme al Parco Naturale dei Colli Euganei», ha spiegato.
Il sindaco sottolinea la necessità di un cambiamento radicale nella gestione turistica, avvertendo che «finché ci si ostina a rimanere prigionieri di egoismi e conflitti tra associazioni, il settore non potrà decollare». Mortandello lancia quindi un appello per una coesione territoriale e per l’assunzione di professionisti specializzati in comunicazione e gestione turistica, come «manager di destinazione» che possano dare nuova linfa al comparto.
In risposta alla crisi, il Comune di Montegrotto Terme sta mettendo in atto diverse iniziative per diversificare l’offerta turistica e destagionalizzare i flussi. L’obiettivo è far sì che le strutture ricettive possano restare attive durante tutta la settimana, non solo nei weekend, e per un turismo che vada oltre i confini stagionali.
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