Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Economia

Due workshop per imparare a creare spazi verdi che curano

Il progetto “Il verde che cura” dei giardinieri di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana

Due workshop per imparare a creare spazi verdi che curano

Monastero San Giacomo di Veglia - FAI

Il progetto "Il verde che cura", promosso dai giardinieri di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana, propone due sessioni teorico-pratiche che si terranno il 31 marzo e il 1º aprile sotto la guida dell'esperto Andrea Mati. Questa iniziativa mira alla realizzazione di un giardino terapeutico dedicato al trattamento di persone affette da disturbi dello spettro autistico, situato nel Brolo del Monastero cistercense di San Giacomo di Veglia. Luca Cazziolati, presidente della comunità dei giardinieri-operatori del verde, spiega: «Saranno coinvolti anche gli operatori sanitari, in collaborazione con l'Ulss, per sensibilizzarli rispetto ai benefici del verde sulla qualità della vita delle persone affette da varie patologie».

Quando il giardino diventa parte integrante di un percorso terapeutico: questo è l'obiettivo del progetto "Il verde che cura", ideato dai giardinieri-operatori del verde di Confartigianato Imprese Marca Trevigiana. Nell'ambito di questa iniziativa, è stato organizzato un workshop, in collaborazione con l'azienda Mati di Pistoia, che si terrà il 31 marzo e il 1º aprile. Il workshop, condotto da Andrea Mati e dall'architetto Costanza Mondani dell'azienda toscana, prevederà la presentazione di casi pratici e l'illustrazione delle tipologie di piante dalle specifiche proprietà terapeutiche, nonché delle modalità per la loro corretta messa a dimora.

«Partendo da una progettazione più cosciente degli spazi verdi», dichiara Luca Cazziolati, «è possibile realizzare elementi specifici per il trattamento di alcune patologie, per il supporto al disagio sociale, per la guarigione e il miglioramento della qualità di vita delle persone con disabilità. Il progetto "Il verde che cura" è nato proprio con l'intento di arricchire le competenze dei professionisti del verde creando uno spazio che non soltanto abbellisce l'ambiente, ma svolge anche un ruolo essenziale a supporto della salute pubblica». L'iniziativa è resa possibile grazie al contributo di Volksbank ed EBAV e vede la collaborazione di Confartigianato Imprese Vittorio Veneto. Oltre ai professionisti della manutenzione, coinvolge anche architetti e paesaggisti della Fondazione Architettura Treviso, configurandosi come un progetto inclusivo che interessa gli ospiti con disabilità della cooperativa sociale Terra Fertile. Questi ultimi già operano nel Monastero, impegnandosi in attività educative, di inserimento lavorativo e di produzione biologica.

L'azienda Ulss 2 Marca Trevigiana e la Città di Vittorio Veneto hanno concesso il loro patrocinio. «Una volta completato, il giardino verrà inaugurato nel mese di maggio», anticipa il presidente Cazziolati. «Seguirà un incontro con gli operatori sanitari, in collaborazione con l'Ulss 2, per discutere sui benefici che spazi appositamente progettati apportano alla qualità di vita delle persone affette da diverse patologie, affiancando le cure tradizionali. Lo spazio sarà accessibile non solo agli utenti della comunità Terra Fertile, ma ospiterà anche eventi tematici».

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione