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Referendum 2025: a Treviso un punto informativo per saperne di più

Cittadinanzattiva e Libreria San Leonardo promuovono un’iniziativa di dialogo sulla cittadinanza e i temi del voto di giugno

Referendum 2025: a Treviso un punto informativo per capire

Foto di repertorio

Treviso apre uno spazio di confronto sul futuro dei diritti civili. Dal 12 maggio al 6 giugno 2025, ogni mattina dalle 10 alle 12.30, sarà attivo un punto informativo presso la Libreria San Leonardo (piazza Santa Maria dei Battuti, 16), promosso da Cittadinanzattiva Treviso. L’iniziativa nasce con l’obiettivo di offrire ai cittadini strumenti di comprensione sui temi dei cinque referendum abrogativi in programma per l’8 e 9 giugno, con un’attenzione particolare alla questione della cittadinanza.

Non propaganda, ma conoscenza. Il Canal Point, così ribattezzato in tono informale dai promotori, è pensato come uno spazio di informazione neutra e confronto aperto. Verranno distribuiti materiali esplicativi e sarà possibile discutere con i volontari dell’associazione. Due momenti pubblici di approfondimento sono inoltre previsti il 22 maggio e il 6 giugno, sempre presso la libreria.

Tra i referendum in agenda, uno in particolare riguarda la modifica dell’articolo 9 della Legge 91/1992, che attualmente impone un’attesa di dieci anni di residenza continuativa in Italia per i cittadini non comunitari che desiderano ottenere la cittadinanza. L’obiettivo dell’abrogazione è ripristinare la soglia precedente, di cinque anni, senza modificare i requisiti sostanziali legati a reddito, lingua, sicurezza e alloggio.

Cittadinanzattiva – tra i promotori della raccolta firme – sostiene con forza la necessità di rendere più equo e inclusivo l’accesso alla cittadinanza per le oltre 3,7 milioni di persone non comunitarie residenti in Italia. Secondo i dati ISTAT, al 1° gennaio 2023 i cittadini stranieri sono circa l’8,7% della popolazione italiana, ma molti di loro vivono in un limbo giuridico e sociale che ne limita diritti fondamentali come il voto, l’accesso al lavoro stabile o l’integrazione scolastica.

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