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Manildo a metà campagna: “Oltre 200 incontri, migliaia di persone ascoltate, idee concrete per il Veneto”

Il candidato presidente del centrosinistra presenta il bilancio dei primi mesi di campagna

Giovanni Manildo a Confartigianato: “Un patto per il Veneto tra lavoro, innovazione e sanità”

Giovanni Manildo @facebook Giovanni Manildo

Giovanni Manildo, candidato presidente del Veneto per la coalizione di centrosinistra, traccia un primo bilancio a metà campagna elettorale, celebrando il lavoro di ascolto e confronto portato avanti in questi primi due mesi. Con oltre 200 incontri già realizzati in tutto il territorio veneto e migliaia di persone coinvolte, Manildo si dice soddisfatto del percorso intrapreso, sottolineando come il suo approccio sia stato tutto centrato sull’ascolto attivo e sul coinvolgimento diretto dei cittadini e delle realtà locali.

«Non abbiamo avuto il tempo di fermarci a passerelle, ma abbiamo voluto ascoltare, confrontarci e raccogliere le proposte e le necessità delle persone che vivono il nostro territorio ogni giorno. È questo il metodo con cui vogliamo costruire il futuro del Veneto: partendo dai problemi reali, dalle esigenze concrete delle persone», ha dichiarato Manildo, ribadendo il suo impegno a promuovere una partecipazione attiva e inclusiva nella gestione della Regione.

Il candidato del centrosinistra ha quindi messo in evidenza le principali tematiche affrontate finora: dalla sanità pubblica, che dovrà essere «una priorità della Regione», con l’implementazione delle case di comunità e un maggior numero di medici, alla necessità di rispondere alle problematiche giovanili, soprattutto quelle legate all'emigrazione forzata dei ragazzi veneti a causa di mancanza di opportunità.

Manildo ha anche accennato a una proposta per la casa, con un Piano Casa che intende rendere possibile a famiglie, lavoratori e studenti trovare un alloggio dignitoso. Ha inoltre sottolineato la centralità della sostenibilità ambientale, con un programma che prevede sette impegni concreti per rendere il Veneto più sicuro, sostenibile e competitivo. Non è mancato un riferimento alla sicurezza, con critiche alla politica attuata dalla destra regionale, definita incapace di rispondere in modo efficace alle sfide sociali e di ordine pubblico.

«Avremmo voluto portare queste idee al confronto con il candidato del centrodestra», ha aggiunto Manildo. «Tuttavia, sono ormai due mesi che lo aspettiamo, mentre famiglie, imprese e le tante sfide che la nostra terra sta affrontando non possono essere più rimandate. Il Veneto merita più rispetto di quello che ha ricevuto fino ad ora, soprattutto quando vediamo che la scelta del candidato di centrodestra è diventata una lunga “telenovela romana”», ha proseguito il candidato, facendo riferimento alle difficoltà del centrodestra nel definire una figura di riferimento per la Regione.

Secondo Manildo, il vero problema del Veneto è la difficoltà di attrarre e trattenere talenti e imprese, e la soluzione passa attraverso un governo partecipato, che metta al centro della propria agenda le esigenze dei cittadini, senza inseguire gli interessi di parte. «Il Veneto deve tornare ad essere una terra che sa attrarre persone, talenti e opportunità. Solo con la partecipazione e l’inclusione riusciremo a costruire un futuro che dia risposte concrete alle esigenze di tutti», ha concluso Manildo, lanciando un appello a tutti i veneti per unirsi al suo progetto di cambiamento.

L’appello alla partecipazione si fa ancora più forte mentre la campagna entra nel vivo. Manildo, con serietà e passione, chiede ai cittadini veneti di non limitarsi ad ascoltare, ma di essere protagonisti del cambiamento. «Il Veneto è una comunità che deve crescere insieme», ha detto, sottolineando che il suo progetto è costruito per chi vuole un futuro migliore per la regione.

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