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L'intervista a Buongiorno Veneto

Flavio Tosi: “Il Veneto resterà al centrodestra. Sanità? organizzazione e investimenti mirati”

Il coordinatore veneto di Forza Italia e candidato alle prossime elezioni regionali ospite a Buongiorno Veneto

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Flavio Tosi

Campagna elettorale in pieno fermento in vista del voto regionale del 23 e 24 novembre, e ai microfoni di Buongiorno Veneto è intervenuto Flavio Tosi, coordinatore regionale di Forza Italia ed europarlamentare degli azzurri. Con la consueta franchezza, Tosi ha commentato la scelta del centrodestra di puntare su Alberto Stefani come candidato governatore, spiegando le ragioni di una decisione arrivata dopo settimane di confronto interno.

«Il Veneto – ha detto Tosi – ha sempre vinto con il centrodestra e continuerà a farlo. Non è una regione di sinistra, e questo è un dato oggettivo. È normale che ci sia voluto più tempo per individuare il candidato: noi non scegliamo chi farà opposizione, ma chi governerà la regione per i prossimi dieci anni. La scelta di Stefani è stata ponderata e fondata sull’esperienza e sulla capacità di governo».

Tosi ha respinto l’idea di divisioni nel centrodestra, parlando piuttosto di “competizione positiva” tra alleati:

«Non ci sono problemi interni. Tra Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia c’è una competizione sana: siamo tre partiti amici, ma ognuno vuole fare il massimo. Il tempo impiegato è stato utile per fare la scelta giusta».

“Zaia ha segnato un’epoca, ma la continuità è garantita”

Nel corso dell’intervista, l’ex sindaco di Verona ha affrontato anche il tema del dopo-Zaia, sottolineando come la sfida principale sarà quella di mantenere alta la qualità amministrativa del Veneto:

«Zaia è stato un unicum nella politica italiana: quindici anni di governo sono un risultato straordinario. Ma la buona amministrazione non finisce con lui. Il Veneto è sempre stato governato dal centrodestra – da Galan a Zaia – e continuerà a esserlo. La nostra forza è la continuità».

Alla domanda su un suo possibile ritorno alla Sanità regionale, Tosi non si è sottratto:

«L’ho già fatto e credo di averlo fatto bene. Quando Tajani ha proposto che Forza Italia esprima l’assessore alla Sanità, ha fatto una richiesta fondata: serve chi conosce la materia. È una delle deleghe più delicate, rappresenta tre quarti del bilancio regionale e tocca il servizio a cui i cittadini tengono di più».

“Liste d’attesa? Serve un piano di acquisti mirato”

L’ex assessore alla Sanità ha poi affrontato uno dei temi più caldi del momento: la crisi del personale sanitario e le liste d’attesa sempre più lunghe.

«Il Veneto ha una sanità eccellente per i grandi interventi e le urgenze, ma fatica sui servizi territoriali e sulle prestazioni ordinarie. Qui bisogna intervenire con organizzazione e risorse. Ci sono regioni, come la Lombardia, che hanno stretto accordi virtuosi con ospedali pubblici e privati convenzionati. Il cittadino vuole una cosa sola: avere la prestazione nei tempi giusti».

Tosi ha spiegato la sua ricetta:

«La Regione deve monitorare dove le liste d’attesa sono più critiche – protesica, diagnostica, dermatologia – e “comprare” le prestazioni dagli ospedali o dalle cliniche convenzionate. In questo modo si pagano straordinari a medici, infermieri e tecnici per offrire servizi aggiuntivi. È l’unica strada per garantire tempi certi».

Infine, un dato che preoccupa l’europarlamentare:

«Nel 2024 i veneti hanno speso quasi 4 miliardi di euro di tasca propria per visite e interventi privati, perché la sanità pubblica non è riuscita a rispondere in tempo. È un’emergenza reale. Il Veneto resta un’eccellenza, ma serve più efficienza nella gestione quotidiana».

Con la solita chiarezza e un tono pragmatico, Flavio Tosi ha chiuso l’intervista con un messaggio di fiducia:

«Il centrodestra è compatto, la squadra è forte e il Veneto continuerà a essere un modello di buona amministrazione. Ora serve solo lavorare con concretezza, senza slogan».

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