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Rovigo, l’appello di Confartigianato Polesine ai candidati sindaci

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“Ponete al centro della politica i giovani, il lavoro e i servizi”, la richiesta di Confartigianato in occasione delle prossime elezioni a Rovigo

“Ponete al centro delle vostre politiche i giovani, le imprese e i servizi”. Confartigianato Polesine richiama l’attenzione dei candidati alle prossime elezioni amministrative per suggerire alcuni temi che dovranno essere centrali nel programma amministrativo dei futuri sindaci. “Ormai non è più una novità la difficoltà delle imprese di trovare manodopera – spiega il presidente Marco Campion -. Siamo ad un punto di svolta. Se non appassioniamo i giovani al mondo del lavoro - soprattutto quello artigiano delle microimprese che in Italia rappresentano il 78,9% del mondo imprenditoriale - come ricchezza, come bagaglio di conoscenze e competenze, come trampolino di lancio per la propria realizzazione personale, abbiamo perso una grande sfida per il futuro. C’è la necessità urgente di un ricambio generazionale”. Per fare questo Confartigianato Polesine è pronta a collaborare con le amministrazioni pubbliche per la creazione e programmazione di un percorso che possa integrare e far collaborare enti, associazioni di categoria, scuola e università, mettendo a disposizione le proprie imprese per cicli formativi e di apprendistato e per fare ricerca applicata. “Una comunità però per crescere e svilupparsi deve poter essere attrattiva anche per nuove aziende e investimenti, attraverso infrastrutture e collegamenti viari, sistemi di logistica, servizi e soprattutto opportunità abitative che al momento sono pressoché inesistenti, soprattutto in locazione – afferma Campion -. Inoltre abbiamo aree industriali o artigiane che potrebbero espandersi o quelle dismesse essere rivalorizzate, ma nelle vicinanze di Comuni troppo piccoli, senza servizi o offerte culturali e di aggregazione che diventano poco attraenti per le future famiglie di lavoratori che potrebbero insediarsi”. I sindaci dovrebbero dunque fare rete, tralasciando campanilismi e unendo risorse economiche e umane per poter assicurare una qualità della vita adeguata. “I sindaci inoltre devono ipotizzare azioni di potenziamento delle reti idriche e fognarie contro eventuali ondate di maltempo sempre più frequenti – continua Campion- per evitare che famiglie e imprese finiscano sotto acqua, così come creare progetti condivisi che compensino i periodi di grande siccità. Le amministrazioni, insieme a Provincia e Regione, devono fare fronte comune per far fronte alle conseguenze di un cambiamento climatico che ci sta mettendo a dura prova e che richiede una progettualità di lungo respiro. Così come per le politiche energetiche, dove è possibile sfruttare le potenzialità delle Comunità Energetiche Rinnovabili che non solo farebbero risparmiare in bolletta aziende, famiglie e enti pubblici, ma contribuirebbero a migliorare la qualità dell’aria che respiriamo”. Confartigianato Imprese chiede dunque che le amministrazioni non rimangano scollegate al mondo delle imprese, che organizzino incontri scadenzati con le associazioni di categoria per un confronto ed una collaborazione sui temi del lavoro, della sicurezza e soprattutto della formazione, al fine di migliorare sinergicamente il tessuto economico e sociale dell’intero territorio.
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