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DENTRO LA NOTIZIA ADRIA 1/2
08.04.2025 - 10:38
Il mercato immobiliare continua a essere fortemente influenzato dalle dinamiche economiche e sociodemografiche. La disponibilità e i prezzi degli immobili variano significativamente a seconda della posizione: più ci si avvicina ai centri urbani o alle aree con maggiori servizi, più crescono i costi e le difficoltà nel reperire immobili. Lo conferma il Dott. Andrea Binello, Direttore Generale di Banca Annia, che sottolinea come l’andamento dei tassi di interesse abbia inciso sul numero di compravendite e mutui.
Dopo aver toccato il picco massimo tra la fine del 2023 e l’inizio del 2024, l’aumento dei tassi ha inizialmente ridotto le transazioni immobiliari. Tuttavia, a partire da settembre 2024, la diminuzione dei tassi e un lento recupero del potere d’acquisto delle famiglie hanno contribuito a una ripresa delle compravendite. Persistono, invece, difficoltà nel reperire appartamenti in affitto, a causa di una domanda in costante crescita per motivi di studio, lavoro e turismo, a fronte di un’offerta stabile.
Negli ultimi anni, il mercato immobiliare si è polarizzato verso due estremi: da un lato, la domanda di immobili di ampia metratura e di pregio, caratterizzati da elevata classe energetica, ampi spazi e servizi; dall’altro, l’interesse per immobili a prezzo contenuto, destinati a residenza per categorie con minori possibilità economiche o per l’affitto. Questo trend ha influenzato l’andamento delle compravendite e le strategie di investimento.
Nel primo semestre del 2024, in Veneto, i nuovi mutui hanno registrato una flessione dell’11,7% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, in attenuazione rispetto al calo del semestre precedente (-23,4%). Tale riduzione è stata in parte mitigata dal progressivo calo dei tassi di interesse: tra la fine del 2023 e il secondo trimestre del 2024, il tasso medio sui mutui a tasso fisso è sceso di 0,7 punti percentuali, mentre quello sui mutui indicizzati è diminuito di 0,4 punti.
Alla fine del secondo trimestre 2024, la quota di nuovi mutui a tasso fisso ha raggiunto il 92,7%, rendendo il tasso fisso la scelta predominante. Tuttavia, tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025, la tendenza si sta invertendo: il calo dei tassi (ormai ridotti di 1,5 punti) sta spingendo una crescente domanda verso il tasso variabile, ora più conveniente. Banca Annia, solo nel 2024, ha erogato oltre 700 mutui per la prima casa, per un valore complessivo di oltre 80 milioni di euro.
I giovani rappresentano una delle categorie più svantaggiate nell’accesso alla casa, a causa di redditi bassi e instabili e della difficoltà ad accumulare risparmi. Il Fondo di Garanzia Mutui Prima Casa, rappresenta una soluzione concreta. Dal 2013, questo strumento ha permesso l’erogazione di oltre 90.000 mutui ipotecari per un valore complessivo di oltre 10 miliardi di euro, con il 58% dei beneficiari compresi tra i 20 e i 35 anni.
Con il Decreto Sostegni bis del 2021 e le successive proroghe fino al 2024, i requisiti per accedere alle garanzie statali sono stati aggiornati: età inferiore a 36 anni, ISEE non superiore a 40.000 euro e l’assenza di altri immobili di proprietà. Grazie a queste condizioni, le banche possono erogare mutui fino al 100% del valore dell’immobile, facilitando l’accesso alla prima casa per le giovani generazioni.
In conclusione, il mercato immobiliare sta attraversando una fase di trasformazione, caratterizzata da un progressivo riequilibrio tra domanda e offerta e da nuove opportunità per giovani e imprese. Il ruolo delle banche rimane cruciale nel sostenere l’accesso alla casa e nel supportare lo sviluppo del comparto edilizio.
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