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EMERGENZA CASA. Conselvano 1/3
11.04.2025 - 10:54
Paolo Mastellaro
Conselve fa i conti con il caro abitazioni e i prezzi in ascesa anche per gli affitti, ma chi cerca una casa nuova o recente fatica a trovarla perché da anni ormai qui si costruisce pochissimo. Troppo alti i costi per le imprese che si vedrebbero costrette a fissare prezzi decisamente fuori mercato. Meglio aspettare tempi migliori e accontentarsi dell’usato. Secondo i dati di Tecnocasa in centro a Conselve il costo medio di un usato è 650-750 euro in centro e 600-700 in periferia mentre il nuovo va dai 950 euro ai 1050 in centro e circa 150 euro in meno in periferia. Quanto agli affitti, per un bilocale in centro vengono chiesti in media 450 euro mentre un trilocale parte da 550 euro.
“A Conselve la richiesta di affitti è sempre viva, - spiega Cosetta Furlan dell’agenzia Tecnocasa - in questo momento c’è meno offerta, ma in zona qualcosa si trova ancora. Abbiamo richieste da coppie che vogliono iniziare una vita insieme, oppure persone anziane che cercano un alloggio più piccolo. Il nuovo a Conselve è praticamente inesistente perché per le imprese non ci sarebbe margine nella rivendita. Sul fronte dell’usato il mercato è più dinamico e ci sono diversi edifici ben messi, anche nei centri limitrofi. E’ ancora molto sentita l’idea di acquistare casa perché l’affitto è visto come un periodo di passaggio. E’ necessario poter contare su un po’ di risparmi da parte perché è vero che i tassi dei mutui si sono abbassati e questo aiuta un po’, ma serve una certa disponibilità economica per l’acquisto”.
Paolo Mastellaro, agente immobiliare, conosce bene il mercato immobiliare di Conselve e conferma i problemi dei costruttori legati all’aumento esponenziale dei costi. Ritiene necessario agevolare le ristrutturazioni degli edifici usati anche per dare ossigeno alle imprese: “Ci sono numerosi edifici datati che necessitano di ristrutturazioni costose. Servirebbero degli incentivi pensati per questo genere di interventi, con dei paletti per evitare speculazioni. Questo darebbe un aiuto anche ai costruttori che si trovano in difficoltà nelle zone della provincia dove i prezzi di vendita sono più bassi mentre i costi da sostenere non hanno fatto che crescere. Passando a chi acquista, invece, oggi le coppie giovani sono più propense perché riescono ad accedere alle agevolazioni sui mutui ma il più delle volte è sempre necessario avere alle spalle chi fornisce garanzie oppure un capitale di partenza, tutt’altro che indifferente”.
Intanto sul fronte dell’edilizia popolare ci sono delle novità significative dopo anni di attesa. Ad annunciarlo è Susanna Lazzarin, consigliera con delega al sociale: “Finalmente abbiamo aperto bando Ater, fatto che non succedeva dal 2016 mentre le graduatorie non erano aggiornate da cinque anni. Su 68 domande presentate siamo riusciti ad assegnare 12 alloggi. Questo ci ha permesso di svuotare l’insediamento di roulotte accanto all’ecocentro in zona industriale. Finalmente queste persone potranno contare su una sistemazione più dignitosa e stabile. Adesso è in corso la pulizia dell’area e di conseguenza anche le aziende potranno lavorare in un contesto più idoneo. Per le emergenze abitative possiamo contare su tre appartamenti al Beolo”.
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