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EMERGENZA CASA. Padova Nord 1/4

Cadoneghe. Fotografia di un paradosso: gli alloggi ci sono ma le famiglie restano in attesa

L’assessore al sociale di Cadoneghe Paola Ranzato fa il punto: "Diritto alla casa, urgente sfida sociale"

Sara Ranzato

Sara Ranzato, assessore al sociale di Cadoneghe

In un territorio molto ambito dal punto di vista abitativo, nonostante la domanda elevata esistono ancora numerose criticità. “Siamo l’ottavo comune per numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica, ma una parte di questi non è assegnata. Intendiamo lavorare sul social housing”

“L’accesso a un’abitazione dignitosa rappresenta una delle sfide sociali più urgenti per le amministrazioni locali, che si trovano a gestire situazioni di crescente difficoltà economica e di emergenza sociale”: questa la premessa di Sara Ranzato, assessore al sociale del Comune di Cadoneghe, da anni in prima linea proprio sul fronte delle politiche abitative. Cadoneghe, per la sua posizione strategica nella cintura urbana di Padova e la vicinanza ai principali servizi, è un territorio molto ambito dal punto di vista abitativo. Tuttavia, nonostante la domanda elevata, esistono ancora numerose criticità nel settore dell’edilizia residenziale pubblica. 

“Il patrimonio di alloggi ERP di proprietà di Ater Padova sul nostro territorio comunale è significativo, - continua l’assessore - siamo l'ottavo Comune dei 101 comuni della provincia di Padova per numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica, ma una parte di questi risulta attualmente non assegnata. Un numero consistente di abitazioni è sfitto da anni e necessita di interventi di ristrutturazione prima di poter essere riassegnato alle famiglie in lista d’attesa. Questa situazione evidenzia un problema strutturale: da un lato la crescente richiesta di case a prezzi calmierati, dall’altro la difficoltà di recuperare e mettere a disposizione il patrimonio abitativo pubblico esistente.

L’emergenza abitativa è spesso il risultato di altre problematiche sociali che colpiscono in modo trasversale la popolazione. 

Ecco allora che la perdita del lavoro e la precarietà economica rendono difficile sostenere un affitto o ottenere un mutuo, mentre il sovraindebitamento può portare a situazioni di sfratto o di difficoltà nel reperire una nuova sistemazione. “Anche le separazioni e la disgregazione dei nuclei familiari - osserva Ranzato - creano frequentemente la necessità di trovare soluzioni abitative alternative in tempi brevi. In assenza di un sistema efficace di supporto, queste situazioni possono trasformarsi in emergenze, con un impatto diretto sulla qualità della vita delle persone coinvolte”.

Per affrontare queste sfide, il Comune di Cadoneghe intende promuovere un approccio basato su interventi concreti e su una maggiore collaborazione tra istituzioni pubbliche e privati. “Un primo passo riguarda il dialogo con l’Ater - spiega l’assessore Ranzato - per accelerare il recupero e la riassegnazione degli alloggi sfitti, individuando risorse economiche e strumenti amministrativi che possano agevolare il processo di ristrutturazione. Parallelamente, diventa sempre più importante coinvolgere i proprietari di immobili privati attraverso incentivi che favoriscano la rimessa sul mercato degli appartamenti attualmente non utilizzati. Esistono modelli di successo in altre realtà, come le Agenzie sociali per la locazione, che potrebbero essere replicati con l’obiettivo di garantire ai proprietari pagamenti sicuri e agevolazioni fiscali, favorendo al contempo l’accesso alla casa per le fasce più deboli.

Uno strumento su cui intendiamo lavorare - puntualizza l’assessore - è quello del social housing, un modello abitativo pensato per chi ha un reddito troppo alto per accedere all’edilizia pubblica ma insufficiente per sostenere i costi del libero mercato. Attraverso partenariati tra pubblico e privato, è possibile realizzare nuovi progetti che offrano soluzioni abitative a canone calmierato, contribuendo così a ridurre la pressione sulla domanda di alloggi ERP.

Garantire il diritto alla casa è una priorità che richiede un impegno costante e strategie a lungo termine. La nostra amministrazione continuerà a lavorare su più fronti per rendere il territorio più inclusivo, sostenendo le persone in difficoltà e promuovendo politiche abitative che rispondano alle reali esigenze della nostra comunità”.

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