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08.04.2025 - 15:13
A Padova, la ricerca di un alloggio è diventata una vera e propria sfida. Nonostante la città conti 115.941 abitazioni, ben 16.550 risultano vuote, un dato allarmante che rappresenta il 14,3% del patrimonio immobiliare. Questa situazione crea una forte disparità tra chi cerca casa e l'offerta disponibile, specialmente per gli affitti, mettendo in difficoltà soprattutto studenti e giovani lavoratori. Tuttavia, è fondamentale distinguere tra il mercato privato e gli alloggi popolari gestiti dal Comune e dall'Ater. Ogni anno, l'amministrazione comunale assegna nuove abitazioni attraverso una graduatoria, rivolta a persone e nuclei familiari in condizioni di fragilità economica, inclusi i senza dimora.
In dieci anni, i senza dimora a Padova sono passati da 55 a 248, mettendo a dura prova la graduatoria per gli alloggi popolari. Nonostante le difficoltà, nel 2023, su 71 assegnazioni, 26 hanno trovato una sistemazione, pari al 36,6% del totale. Per queste famiglie, sono stati attivati interventi di supporto e accompagnamento abitativo specifici. Il Comune ha inoltre stanziato diversi sostegni economici per chi non ha una dimora stabile. Nel 2023, ben 323 famiglie hanno beneficiato di 392 contributi destinati al sostegno all’abitare.
Le risorse sono state impiegate per coprire morosità relative a canoni di locazione, spese condominiali e utenze domestiche, con l’obiettivo di prevenire situazioni di emergenza abitativa e scongiurare gli sfratti. A testimonianza dell’attenzione rivolta alle fasce più vulnerabili della popolazione, l’Assessorato ai Servizi Sociali ha stanziato 30mila euro per interventi di particolare rilevanza pubblica, finalizzati al contrasto della povertà estrema.
Da quattro mesi la gestione del patrimonio di edilizia residenziale pubblica - dei 1658 appartamenti - è passata nuovamente sotto la responsabilità diretta dell’amministrazione comunale. Il Comune ha affidato il compito ad Aps Holding della manutenzione degli immobili comunali e dei relativi servizi. Un’operazione che garantirebbe un risparmio nella gestione, di disporre in maniera strutturale nuove risorse economiche da destinare al continuo miglioramento del patrimonio e al potenziamento dell’edilizia residenziale pubblica in città.
Un'emergenza abitativa che sta colpendo anche le fasce più vulnerabili della popolazione. Tra queste, gli studenti universitari che si trovano in una situazione critica a causa della grave carenza di residenze universitarie pubbliche, della scarsa disponibilità di alloggi nel mercato privato e del continuo aumento dei canoni di locazione. Ma Padova potrebbe presto vedere un allentamento della pressione sul mercato degli affitti grazie all’apertura di nuove soluzioni abitative per gli studenti.
Secondo quanto riferito dagli operatori privati coinvolti nei progetti, già dal prossimo anno accademico saranno disponibili nuove strutture, contribuendo ad ampliare un’offerta che oggi risulta gravemente insufficiente rispetto alla domanda. Emergenza abitativa che colpisce la città, con studenti, lavoratori e giovani coppie in forte competizione per un numero limitato di alloggi. L’obiettivo è riportare sul mercato abitativo spazi inutilizzati, favorendo interventi di rigenerazione urbana per la creazione di residenze studentesche moderne e accessibili.
Le condizioni poste restano chiare: le nuove strutture dovranno nascere dal recupero di immobili o aree dismesse e garantire una quota di posti letto riservata alle graduatorie ESU, assicurando così un accesso equo agli alloggi per la popolazione studentesca.
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