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Miranese. “I problemi? Occupazioni abusive e tanti alloggi da sistemare”

Intervista con il presidente di Ater Venezia Fabio Nordio

“I problemi? Occupazioni abusive e tanti alloggi da sistemare”

Al centro il direttore Ater Fabio Nordio

Le aree in cui l’Azienda gestisce più immobili sono oltre a quelle nel Comune di Venezia, nel Miranese a Chioggia, Cavarzere, Riviera del Brenta. Aumentano le partecipazioni ai bandi di assegnazione

Alloggi Ater. Tantissime le richieste di alloggi popolari nel territorio veneziano e altissimo è anche lo sforzo dell’azienda territoriale per l’edilizia residenziale di dare una risposta alle esigenze dei residenti. A parlarne è il presidente dell’Ater Venezia Fabio Nordio. In tutta l’area del veneziano sono circa 11.300 gli alloggi Ater gestiti dall’Azienda Territoriale per l’Edilizia Territoriale. Uno dei fenomeni più preoccupanti che si è diffuso nel corso del tempo è stato quello dell’occupazione abusiva degli alloggi.”In tutto il veneziano - spiega Nordio - abbiamo circa 210 alloggi occupati in modo abusivo da persone e famiglie che poi fanno allacciamenti a utenze di luce acqua e gas che quasi sempre non pagano. In tanti casi assistiamo dal punto di vista giudiziario di fatto ad una depenalizzazione di questi comportamenti illegali. Ad averne danno sono soprattutto i cittadini che fanno regolarmente domanda di alloggio residenziale e si vedono le case fruibili, occupate da abusivi che spesso distruggono letteralmente gli alloggi”. Nordio sottolinea come siano le zone di Venezia Comune e poi della Riviera del Brenta, Miranese, Cavarzere e Chioggia le aree in cui Ater ha storicamente più alloggi che gestisce. A Chioggia gli alloggi sono 300 dell’Ater e 300 comunali. Tanti alloggi poi si trovano in Riviera del Brenta soprattutto a Mira e Dolo, ma tanti anche a Spinea e Mirano, e pure a Noale e Scorzè. Nordio sottolinea come sia cambiato nel corso degli anni il numero degli alloggi che l’Azienda riesce a consegnare all’utenza e a chi ne fa richiesta. “Siamo passati da una consegna - dice - di 70 alloggi annui a circa 350”. Posizioni condivise dal consigliere Ater sul territorio Piegiorgio Fassini. Servono investimenti e risorse per costruire nuovi alloggi e per recuperare soprattutto gli alloggi sfitti che hanno bisogno interventi importanti per poter essere fruiti. “L’identikit - dice Nordio - di chi fa richiesta di alloggio popolare è cambiato nel corso degli anni. Non ci sono solo immigrati, anzi. La maggioranza sono italiani che fanno fatica a trovare casa in affitto. Sono famiglie con diversi minori o situazioni in cui ci sono storie di disoccupazione che durano da parecchio tempo. Ma ci sono anche tanti anche rappresentanti di quel ceto medio impoverito che case da acquistare non ne trova più da nessuna parte”. Infine un altro problema. “A complicare le assegnazioni degli alloggi, ci sono stati recentemente - conclude - dei pronunciamenti della Corte Corte Costituzionale che ha rigettato il principio introdotto nei bandi che dava priorità a chi era residente sul territorio da oltre 5 anni. I bandi dovranno essere rifatti“. Alessandro Abbadir

 

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