Prosegue con grande successo il 34° Festival Nazionale "Maschera d'Oro", organizzato dal Comitato Veneto della Federazione Italiana Teatro Amatori (FITA) con la partnership della Regione Veneto, della Provincia di Vicenza, del Comune di Vicenza, di Confartigianato Imprese Vicenza e de Il Giornale di Vicenza, e con il patrocinio della FITA Nazionale e di Co.F.As. Sabato 22 febbraio 2025, alle ore 21, il Teatro San Marco di Vicenza ospiterà la compagnia veronese La Graticcia con "Il sogno dell'On. Largaspugna" di Arnaldo Fraccaroli, per la regia di Giovanni Vit.
La trama dello spettacolo è quanto mai avvincente: in un piccolo paese di provincia, la vita politica è scandita dalle iniziative di uno sgangherato circolo, privo di competenze amministrative, ma pieno di entusiasmo. Attratti dal fascino e dalla prosopopea che ha caratterizzato il ventennio fascista, periodo di ambientazione della vicenda, i protagonisti si ritrovano a sostenere, in una rocambolesca campagna elettorale, il primo cittadino Tomaso Largaspugna, improvvisamente candidato alla Camera dei Deputati. L’alternanza di personaggi reali con altri farseschi crea una vecchia fotografia talmente vivida, seppur lontana da noi, da sembrare realtà solo sulla scena. I più alti valori sociali, ormai sopiti, irrompono prepotentemente sulla ribalta, generando una girandola di sogni, emozioni, ambizioni e fantasie che non sono distanti dalla società contemporanea.
"Questo spettacolo si inserisce in un filone drammaturgico di assoluta ricchezza che è il Teatro Popolare Veneto del '900", sottolinea il regista Giovanni Vit. "Una corrente che per temi, stile e valore di narrazione sociale non ha nulla da invidiare alla grande tradizione napoletana di quegli anni. Se il teatro partenopeo viene rappresentato con ampio successo ovunque, quello veneto è per lo più sconosciuto, come dimostra questo testo. Siamo lontani dalle classiche storie d'amore, ‘Il sogno dell'On. Largaspugna’ è una commedia di satira politica sfrenata e pungente. Una satira che colpisce la politica degli Anni '30, ma che per il taglio popolaresco dato dal commediografo e giornalista veronese, pare una lettura della politica moderna. La nostra messinscena, però, vuole sottolineare un tema a noi molto caro: il sogno. Il teatro è un sogno e talvolta noi sulla scena altro non siamo che sognatori."
“Quello della Maschera d’Oro è un pubblico competente ed esigente,” evidenzia il presidente di FITA Veneto, Emilio Zenato, “un pubblico che si aspetta perciò la crème del teatro amatoriale italiano, chiamato a raccolta sul palcoscenico al fine di veicolare emozioni e passioni indimenticabili.” “È una partnership tanto consolidata quanto convinta, quella che lega la Regione a FITA Veneto,” ha sottolineato Cristiano Corazzari, Assessore alla Cultura e Identità Veneta della Regione del Veneto. “Attraverso questa realtà si esprime quel teatro amatoriale che, per sua stessa natura, rappresenta una delle voci della nostra cultura più autentiche e profondamente radicate nei territori. L’emozione di un festival di respiro nazionale come la Maschera d’Oro, che da 34 anni chiama a raccolta nella nostra regione il meglio della scena amatoriale italiana, è una straordinaria ricchezza artistica. Forte di una lunga e brillante tradizione, questo festival nazionale continua a rappresentare un punto d’incontro privilegiato per il teatro di qualità e per il pubblico che al teatro chiede soprattutto di stimolare nuovi sguardi, di suscitare emozioni, e di offrire alla comunità spazi e momenti di condivisione e di costruttivo confronto. Un pubblico preparato ed esigente, che qui trova ‘il meglio del teatro amatoriale italiano’ e un festival autentico, vivo e vibrante.”
Oltre ad assegnare il premio Maschera d’Oro 2024-2025 alla compagnia vincitrice del festival, saranno premiati la Migliore Regia, Migliore Attore, Migliore Attrice, Migliore Attore Caratterista, Migliore Attrice Caratterista, Migliore Allestimento (scenografia, costumi, trucco, luci, musiche), Migliore Attore Giovane, il Premio Speciale per lo spettacolo più gradito dal pubblico e il Premio “Renato Salvato”, un riconoscimento all’impegno per la diffusione della cultura teatrale.