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Teatro Astra 2025/2026: una stagione dedicata all’uomo, alla comunità e all’innovazione

La Piccionaia presenta un cartellone inclusivo e contemporaneo

teatro

Foto di repertorio

Spegnere lo schermo e riaccendere la magia del palcoscenico: è questo il messaggio centrale della nuova stagione 2025/2026 del Teatro Astra, presentata venerdì scorso a Palazzo Trissino. Il centro di produzione teatrale La Piccionaia conferma la propria vocazione alla contemporaneità, proponendo una programmazione che mette al centro la dimensione umana, l’innovazione e l’inclusione sociale.

Ispirandosi al pensiero di Antonin Artaud, che vedeva nel teatro non una menzogna, ma un’esplorazione profonda dell’animo umano, la stagione si articola in tre filoni distinti ma complementari: Terrestri, Famiglie a Teatro e Teatro Scuola. Questi percorsi, rivolti a pubblici diversi, condividono l’obiettivo di trasformare il teatro in uno spazio vivo, accessibile e partecipativo.

Domenica pomeriggio è il momento dedicato alle famiglie, con nove spettacoli che spaziano dalle fiabe tradizionali alle creazioni di teatro d’immagine, tra cui spicca “Grammatica della fantasia. Il museo degli errori”, nuova produzione de La Piccionaia ispirata ai grandi narratori Rodari e Munari. La rassegna Teatro Scuola, rivolta a studenti e insegnanti, propone invece ventitré appuntamenti da novembre a maggio, accompagnati da attività formative che sottolineano il valore educativo e civico del teatro.

Il cuore pulsante della stagione è però la rassegna Terrestri, giunta alla sua decima edizione, che porta in scena nove spettacoli in abbonamento e cinque eventi fuori cartellone con artisti di rilievo come Agrupación Señor Serrano, Emma Dante, Babilonia Teatri e Rezza e Mastrella.

L’immagine ufficiale del cartellone, creata dalla fotografa vicentina Sara Lando con il progetto “Mycelium”, simboleggia trasformazione e resilienza, evocando una contemporaneità fluida e in continua evoluzione. Come spiega Sergio Meggiolan, direttore artistico de La Piccionaia, “La memoria si trasforma e rimodella il tempo, così la contemporaneità non è un’istantanea, ma un processo dinamico”.

Nonostante i tagli ai finanziamenti ministeriali, La Piccionaia ha potuto contare sul sostegno di MiC, Regione Veneto e Comune di Vicenza, realizzando un cartellone ricco e con prezzi accessibili. La risposta del pubblico vicentino è stata entusiastica, con un ritorno ai livelli di presenze pre-pandemia.

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