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19.09.2025 - 16:14
Micaela Faggian
La fiscalità è ormai considerata una leva fondamentale per lo sviluppo economico del Paese. Al Convegno Nazionale ANTI 2025, dal titolo “Fisco e sviluppo: le sfide delle imprese tra crescita economica e innovazione”, si è discusso di come tradurre le esigenze del mondo imprenditoriale in politiche fiscali e normative efficaci, in grado di sostenere le aziende nel loro percorso di crescita.
Il convegno, organizzato dall'Associazione Nazionale Tributaristi Italiani (ANTI), ha riunito esperti, accademici, rappresentanti delle istituzioni e imprenditori per analizzare le sfide economiche che le aziende devono affrontare e le soluzioni fiscali che possano favorire la loro competitività, in un contesto globale in continua evoluzione.
Tiziana Pradolini, presidente della Sezione Veneto di ANTI e vice-presidente nazionale, ha aperto il dibattito sottolineando l’importanza di un sistema fiscale che non soffochi le imprese, ma che piuttosto supporti la crescita economica e l'innovazione. “La spesa pubblica esiste solo se l’economia funziona. Le imprese hanno bisogno di un fisco che tenga conto delle reali necessità della produzione italiana”, ha dichiarato Pradolini.
La fiscalità è ormai considerata una leva fondamentale per lo sviluppo economico del Paese. Al Convegno Nazionale ANTI 2025, dal titolo “Fisco e sviluppo: le sfide delle imprese tra crescita economica e innovazione”, si è discusso di come tradurre le esigenze del mondo imprenditoriale in politiche fiscali e normative efficaci, in grado di sostenere le aziende nel loro percorso di crescita.
Il convegno, organizzato dall’Associazione Nazionale Tributaristi Italiani (ANTI), ha riunito esperti, accademici, rappresentanti delle istituzioni e imprenditori per analizzare le sfide economiche che le aziende devono affrontare e le soluzioni fiscali che possano favorire la loro competitività, in un contesto globale in continua evoluzione.
Tiziana Pradolini, presidente della Sezione Veneto di ANTI e vice-presidente nazionale, ha aperto il dibattito sottolineando l’importanza di un sistema fiscale che non soffochi le imprese, ma che supporti la crescita economica e l’innovazione. “La spesa pubblica esiste solo se l’economia funziona. Le imprese hanno bisogno di un fisco che tenga conto delle reali necessità della produzione italiana”, ha dichiarato Pradolini.
Il convegno ha trattato anche il tema della digitalizzazione e della sostenibilità, due requisiti cruciali per le imprese che vogliono rimanere competitive e affrontare le incertezze economiche. Tali argomenti sono stati al centro degli interventi del Prof. Roberto Antonietti e del Prof. Antonio Parbonetti, che hanno evidenziato la necessità di rafforzare l’innovazione e l’internazionalizzazione per rispondere alle sfide della transizione digitale e green.
Le testimonianze di alcune realtà aziendali venete hanno arricchito il dibattito, con imprenditori che hanno raccontato come affrontano quotidianamente le difficoltà legate alla normativa fiscale, alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica. Ilaria Fabiola Tabone, di Molino Rossetto Livio Srl, ha raccontato come l’azienda stia investendo in soluzioni green, mentre Silvia Busolin, di Unicka Srl, ha messo in evidenza le difficoltà legate alla competitività internazionale, con le normative fiscali italiane più stringenti rispetto ad altri Paesi.
Il sottosegretario Massimo Bitonci, in un intervento sullo stato della riforma tributaria, ha illustrato gli interventi del governo a sostegno delle PMI, tra cui l’introduzione del microcredito e la semplificazione delle garanzie per l’accesso al credito. “L’obiettivo è garantire una transizione tecnologica accompagnata da incentivi concreti”, ha dichiarato Bitonci.
Nel pomeriggio, si è approfondito il tema delle agevolazioni fiscali, con una presentazione del quadro a sostegno del sistema produttivo. Andrea Vavolo, dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, ha fornito dati aggiornati, evidenziando le criticità di alcune misure, come il Superbonus, e le opportunità offerte da Industria 4.0.
Il prof. Cesare Dosi ha sottolineato l’importanza di un forte intervento pubblico in economia, mentre il prof. Antonio Felice Uricchio ha parlato delle agevolazioni fiscali e del lavoro della commissione ministeriale per la revisione delle tax expenditures. A chiudere la giornata è stato il prof. Paolo Gubitta, che ha trattato delle politiche di selezione per favorire l’integrazione dei migranti nel mondo del lavoro, un tema sempre più rilevante per le aziende italiane.
Il Convegno ANTI 2025 si è confermato un importante appuntamento per il mondo imprenditoriale e fiscale, ponendo le basi per un dialogo costruttivo tra istituzioni, accademici e imprenditori, in vista della legge di bilancio. Il presidente nazionale di ANTI, prof. Gaetano Ragucci, ha concluso l’evento dichiarando: “La fiscalità è uno strumento di politica economica fondamentale per il futuro del Paese. Solo con un dialogo continuo tra le diverse realtà economiche e il mondo tributario, le imprese italiane potranno affrontare le sfide globali con successo”.
Il convegno ha trattato anche il tema della digitalizzazione e della sostenibilità, due requisiti cruciali per le imprese che vogliono rimanere competitive e affrontare le incertezze economiche. Tali argomenti sono stati al centro degli interventi del Prof. Roberto Antonietti e del Prof. Antonio Parbonetti, che hanno analizzato le sfide economiche a livello nazionale e internazionale, evidenziando la necessità di rafforzare l’innovazione e l’internazionalizzazione per rispondere alle sfide della transizione digitale e green.
Le testimonianze di alcune realtà aziendali venete hanno poi arricchito il dibattito, con imprenditori che hanno raccontato come affrontano quotidianamente le difficoltà legate alla normativa fiscale, alla sostenibilità e all’innovazione tecnologica. Ilaria Fabiola Tabone, di Molino Rossetto Livio Srl, ha raccontato come l’azienda stia investendo in soluzioni green, mentre Silvia Busolin, di Unicka Srl, ha messo in evidenza le difficoltà legate alla competitività internazionale, con le normative fiscali italiane più stringenti rispetto ad altri Paesi.
Il sottosegretario Massimo Bitonci, in un intervento sullo stato della riforma tributaria, ha illustrato gli interventi del governo italiano a sostegno delle PMI, tra cui l’introduzione del microcredito e la semplificazione delle garanzie per l’accesso al credito. “L’obiettivo è garantire una transizione tecnologica accompagnata da incentivi concreti”, ha dichiarato Bitonci.
Nel pomeriggio, si è approfondito il tema delle agevolazioni fiscali, con una presentazione del quadro delle agevolazioni a sostegno del sistema produttivo. Andrea Vavolo, dell’Ufficio Studi della CGIA di Mestre, ha fornito dati aggiornati, evidenziando le criticità di alcune misure, come il Superbonus, e le opportunità offerte da Industria 4.0.
Il professor Cesare Dosi ha sottolineato l'importanza di un forte intervento pubblico in economia, mentre il prof. Antonio Felice Uricchio ha parlato delle agevolazioni fiscali e del lavoro della commissione ministeriale per la revisione delle tax expenditures. A chiudere la giornata è stato il prof. Paolo Gubitta, che ha trattato delle politiche di selezione per favorire l'integrazione di migranti nel mondo del lavoro, un tema sempre più rilevante per le aziende italiane.
Il Convegno ANTI 2025 si è confermato un importante appuntamento per il mondo imprenditoriale e fiscale, ponendo le basi per un dialogo costruttivo tra istituzioni, accademici e imprenditori, in vista della legge di bilancio. Il presidente nazionale di ANTI, prof. Gaetano Ragucci, ha concluso l'evento dichiarando: “La fiscalità è uno strumento di politica economica fondamentale per il futuro del Paese. Solo con un dialogo continuo tra le diverse realtà economiche e il mondo tributario, le imprese italiane potranno affrontare le sfide globali con successo".
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