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Rovigo celebra il violoncello: il Festival Cello City 2025 si conclude con Elio e un trionfo musicale

La magia della musica e artisti di spicco presenti

Rovigo celebra il violoncello: il Festival Cello City 2025 si conclude con Elio e un trionfo musicale

Elio

Rovigo ha chiuso in bellezza la dodicesima edizione del Rovigo Cello City, un festival che ha trasformato la città in un epicentro della musica classica e popolare, consacrandola come la capitale nazionale del violoncello. L'evento finale, andato in scena domenica 21 settembre al Teatro Sociale, ha visto protagonista un Elio in grande forma, capace di intrattenere e far sorridere il pubblico con il suo stile inconfondibile.

Non solo musica, ma anche un forte legame con il territorio e i giovani talenti. Questo festival ha visto l’avvicendarsi di solisti internazionali di altissimo livello, tra cui Maximilian Hornung, Peter Somodari ed Ettore Pagano, ma anche il contributo di giovani promesse del Conservatorio di Rovigo. Il direttore artistico, Luigi Puxeddu, ha lavorato con passione per valorizzare il violoncello in tutte le sue sfaccettature, creando un ponte tra tradizione e innovazione.

Il concerto, intitolato VioloncElio, è stato un vero e proprio evento su misura per Rovigo, unendo l’ironia e la presenza scenica di Elio, il quintetto d’archi, un ensemble pop e le giovani voci emergenti, tutto arricchito dagli arrangiamenti di Marco Rosetti. L’artista delle Storie Tese ha saputo mischiare i generi, portando sul palco pezzi celebri come “La terra dei cachi” e “Tapparella”, per poi sorprendere il pubblico con l’interpretazione dell’aria “Largo al factotum” da Il barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.

Un momento esilarante e tipico dello stile di Elio è arrivato a metà serata, quando il cantante è uscito vestito da violoncello, interagendo con il pubblico e mettendo alla prova la loro conoscenza dello strumento, riuscendo così a coinvolgere anche i meno esperti.

Questo festival non è solo musica, ma anche un’occasione per scoprire e apprezzare Rovigo e i suoi luoghi simbolici, come il Tempio della Beata Vergine del Soccorso, la Chiesa del Cristo e il Teatro Sociale, che sono stati parte integrante di questa edizione del festival. La manifestazione, infatti, ha messo in luce l’importanza della collaborazione tra artisti di diversa formazione e ha rafforzato l’identità culturale di Rovigo come punto di riferimento per la musica e il turismo.

Il Rovigo Cello City è stato organizzato dall’Associazione Venezze, con il supporto della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Banca del Monte di Rovigo, Camera di Commercio Venezia Rovigo, e numerosi altri sponsor locali e istituzionali, tra cui il Comune di Rovigo, il Ministero della Cultura e la Regione Veneto. Il festival ha anche beneficiato della partnership del Rovigo Convention & Visitors Bureau, che ha promosso la città attraverso il Marchio d’Area “Terre fra Adige-Po”.

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