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Attualità
23.09.2025 - 11:15
Luca Mazzucato
Come fa il cervello umano a entrare in uno stato di alta concentrazione e produttività? Quali meccanismi neurobiologici e cognitivi ci permettono di dare il meglio di noi stessi, in totale assenza di distrazioni? Questi e altri affascinanti interrogativi saranno al centro dell'incontro “Dentro lo stato di flow: le neuroscienze computazionali spiegano come il cervello raggiunge uno stato di alta concentrazione e produttività”, in programma oggi, martedì 23 settembre alle ore 18.30 presso la Sala Elettra di Palazzo della Salute (via S. Francesco 90, Padova).
L'incontro, che fa parte della Conferenza della Rete Italiana di Neuroscienze Computazionali e Teoriche (INCN2025), sarà condotto dal neuroscienziato Luca Mazzucato, professore associato all'Università dell'Oregon, uno dei maggiori esperti internazionali nel campo delle neuroscienze computazionali. L'evento è organizzato dal Padova Neuroscience Center (PNC) e patrocinato dai Dipartimenti afferenti al PNC e dall'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Tutti noi abbiamo vissuto quel momento di intensa concentrazione quando siamo totalmente immersi in un compito, senza distrazioni esterne, sentendoci quasi in uno stato di pura produttività. Questo stato mentale, definito come “flow”, è stato oggetto di numerosi studi scientifici. Ma cosa accade esattamente nel nostro cervello quando raggiungiamo questo stato?
Secondo Mazzucato, l'attività neurobiologica legata al flow può essere studiata anche osservando le dimensioni delle nostre pupille. Infatti, la dilatazione della pupilla è un indicatore diretto dell'attività di neurotrasmettitori che regolano la nostra attenzione e concentrazione. Il cervello, quando è in uno stato di flusso, è in grado di "accordarsi", proprio come uno strumento musicale, per ottimizzare la propria attività e permetterci di concentrarci al massimo, senza che interferiscano stanchezza o stress.
Durante l'incontro, Mazzucato illustrerà anche come le neuroscienze, attraverso l'uso di tecniche avanzate come le neuroscienze computazionali, stiano cercando di comprendere come i neuroni regolano la loro attività per mantenere questo stato di flusso. Con il supporto dell'intelligenza artificiale, i ricercatori stanno iniziando a modellare questi processi cerebrali, aprendo nuove prospettive per ottimizzare la produttività mentale in ambiti diversi, dal lavoro alla didattica, fino al miglioramento delle performance sportive.
“L'approfondimento dei meccanismi che portano al flow potrebbe avere applicazioni pratiche in tanti settori, dalla medicina alla psicologia, dall’istruzione alla tecnologia. Capire come il cervello si regola per entrare in stato di massima concentrazione potrebbe aprire a strategie concrete per migliorare il benessere e la produttività”, spiega Luca Mazzucato, che ha dedicato la sua carriera alla ricerca dei processi mentali legati alla percezione e alla decisione.
Luca Mazzucato ha un percorso unico che lo ha portato a diventare un'autorità nel campo delle neuroscienze. Formatosi inizialmente come fisico teorico all'Università di Padova e alla SISSA di Trieste, ha successivamente deciso di dirigere la sua carriera verso le neuroscienze, un campo che oggi coniuga con l'intelligenza artificiale. Prima di stabilirsi all'Università dell'Oregon, ha lavorato alla Stony Brook University e alla Columbia University, ricevendo numerosi riconoscimenti per il suo lavoro, tra cui la Swartz Fellowship. Le sue ricerche sono finanziate da istituzioni prestigiose come la National Science Foundation e il National Institute of Health.
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