Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

Eventi

Lucio Fontana, l’anima nascosta della ceramica svelata a Verona

Karole Vail e Sharon Hecker presentano al Teatrino di Palazzo Maffei l’universo tattile

Lucio Fontana, l’anima nascosta della ceramica svelata a Verona

Alcune immagini delle opere

Un’occasione unica per scoprire un lato meno conosciuto, ma straordinariamente potente, dell’arte di Lucio Fontana, celebre per i suoi tagli sulla tela ma altrettanto visionario nella lavorazione della ceramica. A raccontarlo saranno due voci autorevoli del panorama artistico internazionale, Karole P.B. Vail, direttrice della Peggy Guggenheim Collection, e Sharon Hecker, storica dell’arte e curatrice della mostra “Mani-Fattura: le ceramiche di Lucio Fontana”, in corso proprio al museo veneziano.

L’appuntamento è fissato per mercoledì 22 ottobre alle ore 17 al Teatrino di Palazzo Maffei a Verona, con ingresso libero fino a esaurimento posti. L’incontro si preannuncia come un dialogo appassionato e coinvolgente su uno degli artisti più influenti del Novecento, capace di rompere le barriere tra materia e spirito, gesto e pensiero.

L’altra faccia di Fontana: quando l’argilla parla

L’esposizione, prima monografica museale in Italia dedicata esclusivamente alla produzione ceramica di Fontana, riunisce oltre 70 opere selezionatissime che documentano l’interesse continuo dell’artista per la scultura in argilla, un linguaggio che Fontana iniziò a esplorare negli anni ’20 in Argentina e che accompagnò tutta la sua vita.

La mostra invita a spostare lo sguardo dalle celebri tele tagliate e bucate a una ricerca plastica altrettanto intensa e rivoluzionaria, che si esprime nella manipolazione della terra cruda, nella smaltatura audace e nella volontà di fondere arte colta e cultura popolare.

“Medusa” da Verona a Venezia

Tra le opere simbolo in mostra, spicca anche un prestito d’eccezione da Palazzo Maffei Casa Museo: la potente e drammatica Testa di Medusa (1938–1939), una terracotta smaltata in bicromia nera e grigia che cattura l’essenza di un Fontana visionario e barocco, in dialogo ideale con Picasso e Rodin. A Verona, questa scultura è normalmente esposta nella sala “Venere e le altre”, in un allestimento che mette in relazione il mito femminile attraverso i secoli.

Un artista della materia, oltre i cliché

Come sottolinea Sharon Hecker, l’intento della mostra è quello di restituire complessità all’immagine di Fontana, spesso cristallizzato nella figura del genio solitario e provocatore. Le ceramiche raccontano invece un artista collaborativo, sensibile e radicato nel fare manuale, legato profondamente ai materiali e al territorio, come dimostrano i rapporti con la manifattura Mazzotti di Albisola e l’amicizia con il poeta-ceramista Tullio d’Albisola.

La ceramica, sottolinea Hecker, si rivela “contenitore di fertilità e sperimentazione”, dove il gesto scultoreo diventa un atto intimo, fluido, quasi materno. Una narrazione che arricchisce il ritratto di Fontana e lo restituisce in tutta la sua umanità e poliedricità.

Un invito a toccare con gli occhi

Mani-Fattura”, come suggerisce il titolo, è un omaggio alla manualità, al fare arte con le mani, alla trasformazione alchemica dell’argilla in forma. Un viaggio che ci restituisce Fontana come scultore, artigiano e poeta della materia, in una mostra che è già tra le più attese della stagione artistica italiana.

L’incontro del 22 ottobre a Palazzo Maffei rappresenta dunque un’opportunità imperdibile per approfondire questo nuovo sguardo sul maestro, accompagnati da due delle massime esperte del suo lavoro.

Mercoledì 22 ottobre 2025 – ore 17.00
Teatrino di Palazzo Maffei, Verona
Ingresso libero fino a esaurimento posti

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione