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Padova si mobilita: prima assemblea verso lo sciopero generale del 28 novembre

L'obiettivo dichiarato è quello di costruire un fronte popolare contro guerre, riarmo e precarietà

Padova si mobilita: prima assemblea verso lo sciopero generale del 28 novembre

Le immagini sul posto

Ieri pomeriggio, domenica 26 ottobre, AltrAgricoltura NordEst ha ospitato la prima assemblea pubblica in vista dello sciopero generale del 28 novembre, intitolata “Blocchiamo tutto. Cambiamo tutto!”. L’iniziativa è stata promossa da Potere al Popolo, Unione Sindacale di Base, spazio Catai e Collettivo Autorganizzato Universitario (CAU) Padova e ha richiamato circa 150 partecipanti tra studenti, lavoratori e attivisti.

Tra gli ospiti principali, José Nivoi, lavoratore portuale del CALP/USB Genova e membro della Global Sumud Flotilla, ha portato la sua testimonianza diretta sulle tensioni internazionali e sulla situazione in Palestina. Gli interventi hanno sottolineato come la cosiddetta “tregua” non rappresenti una vera pace e come solo una mobilitazione popolare possa costringere Israele a rispettare il diritto internazionale.

Numerose realtà sociali e sindacali hanno partecipato all’incontro, tra cui la Comunità Palestinese del Veneto, il Global Movement to Gaza, ADL Cobas, il CSO Pedro e il Collettivo dei 100 Fiori di Verona, oltre a lavoratori delle Ferrovie dello Stato e della Coop Culture dell’Orto Botanico dell’Università di Padova.

I promotori hanno evidenziato anche il legame tra guerre, riarmo e diritti sociali, denunciando come le politiche governative e comunitarie aumentino precarietà, bassi salari e tagli ai servizi pubblici. “Non vogliamo lavorare per la guerra, ma costruire un fronte popolare che impedisca al governo di trascinarci in un nuovo conflitto”, hanno dichiarato.

L’iniziativa si è conclusa con un aperitivo popolare e con l’impegno di proseguire il coordinamento tra le diverse realtà sociali del territorio, rafforzando la mobilitazione in vista dello sciopero del 28 novembre. Come hanno ricordato i partecipanti: “La straordinaria partecipazione dimostra che è possibile cambiare davvero. Blocchiamo tutto. Cambiamo tutto”.

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