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16.12.2025 - 11:13
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Un sistema sanitario solido e moderno, pensato per affrontare le sfide dell’alta quota e dei grandi eventi internazionali. È il modello portato a Cortina d’Ampezzo da GVM Care & Research, gruppo attivo da oltre cinquant’anni nei settori della sanità, della ricerca e dell’industria biomedicale, che mette la propria esperienza al servizio del territorio e dei Giochi Olimpici e Paralimpici Invernali Milano-Cortina 2026.
Fondato nel 1973 da Ettore Sansavini, GVM Care & Research gestisce dal 2019 l’Ospedale Cortina, struttura polispecialistica accreditata con il Servizio Sanitario Nazionale, capace di coniugare assistenza medica e benessere in un contesto di montagna. Un presidio strategico, pensato per garantire sicurezza e cure di alto livello non solo durante i grandi eventi sportivi, ma durante tutto l’anno.
Il ruolo centrale della sanità in alta quota è stato al centro dell’incontro “La Salute in Alta Quota. Il modello Ospedale Cortina verso le Olimpiadi 2026”, ospitato all’Hotel de la Poste. All’evento hanno partecipato rappresentanti delle istituzioni, del mondo sportivo e della sanità, tra cui lo stesso Sansavini, il sindaco di Cortina Gianluca Lorenzi, il presidente di Fondazione Cortina Stefano Longo e l’atleta paralimpico Flavio Menardi.
Il complesso ospedaliero è articolato nei Padiglioni Codivilla e Putti. Il Codivilla è interessato da un ampio progetto di riqualificazione e ampliamento che lo trasformerà in una struttura all’avanguardia, orientata anche alla prevenzione e ai percorsi di longevity. Durante le Olimpiadi e Paralimpiadi invernali 2026 sarà dedicato alla famiglia olimpica e gestito dalla Ulss 1 Dolomiti, con servizi riservati ad atleti, staff e delegazioni. Al termine dei Giochi tornerà pienamente operativo sotto la gestione di GVM Care & Research, a beneficio del territorio.
Il Padiglione Putti, già attivo, ospita invece il Punto di Primo Intervento, i servizi di diagnostica per immagini, i reparti di Ortopedia e Traumatologia, la riabilitazione motoria e, dal 2025, una nuova sala operatoria accreditata, dedicata sia alle emergenze sia agli interventi programmati, come protesi e artroscopie con protocolli Fast Track.
«Il nostro modello sintetizza oltre mezzo secolo di esperienza – ha spiegato Ettore Sansavini – e ci consente di offrire cure specialistiche di eccellenza anche in un contesto complesso come quello dell’alta montagna. L’Ospedale Cortina è un polo di riferimento a livello nazionale e internazionale e sarà pronto a garantire efficienza e tempestività durante le Olimpiadi e oltre, restando sempre al servizio di residenti, turisti e sportivi».
Parole di apprezzamento sono arrivate anche da Giovanni Malagò, che in un videomessaggio ha sottolineato l’importanza di un presidio sanitario di alto livello come asset strategico dei Giochi, a beneficio non solo degli atleti, ma anche di delegazioni, media, tifosi e stakeholder.
Per il sindaco Gianluca Lorenzi, la sanità rappresenta un pilastro fondamentale per Cortina e per tutto il Cadore: «Disporre di una struttura adeguata e moderna offre serenità alla comunità e garantisce maggiore sicurezza, sia durante i Giochi sia nel periodo successivo».
Sulla stessa linea Stefano Longo, presidente di Fondazione Cortina, che ha evidenziato il valore del partenariato pubblico-privato che ha permesso di salvaguardare e rilanciare lo storico ospedale Codivilla: «Un modello virtuoso che può rappresentare una strategia per il futuro dei territori montani, rafforzando l’attrattività di Cortina come hub sportivo e come luogo sicuro e accogliente».
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