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Formazione e lavoro in Veneto: il futuro passa attraverso l’innovazione e l’istruzione tecnica

L’assessore Valeria Mantovan parla della crescita della formazione professionale in Veneto e del ritorno in auge dei mestieri manuali

Formazione e lavoro in Veneto: il futuro passa attraverso l’innovazione e l’istruzione tecnica

Valeria Mantovan

Valeria Mantovan, Assessore all'Istruzione, Lavoro e Formazione della Regione Veneto è stata ospite alla rubrica "Formazione e Lavoro" di Radio Veneto24

Un cambiamento importante nel mondo del lavoro
Negli ultimi anni, si è sentito spesso parlare di un paradosso: da un lato, la domanda di lavoro è in costante crescita, ma dall’altro, c’è una carenza di lavoratori qualificati. La Regione Veneto sta affrontando questa sfida con un impegno crescente nella formazione professionale, un settore che si sta adattando alle nuove esigenze del mercato.

"Sin dall'inizio, la Regione Veneto ha creduto nel valore della formazione superiore e tecnologica", spiega l’assessore Mantovan. "Nel 2010, abbiamo avviato il progetto per un sistema terziario di istruzione tecnologica, un cammino che ha visto la creazione dell'Istituto Tecnico Superiore (ITS) e che oggi continua a crescere".

Un sistema formativo in espansione
Il sistema educativo veneto si è costantemente evoluto, con un'offerta di corsi che ha visto un notevole incremento. Se nel 2014 i percorsi erano solo sette, oggi sono quasi cento. L’obiettivo è colmare il gap tra le competenze richieste dal mercato e quelle fornite dai percorsi formativi. Un dato significativo è quello dei diplomati: da meno di 200 nel 2014, si è passati a oltre 1000 nel 2022.

"Abbiamo investito risorse per garantire che la formazione professionale risponda alle reali esigenze del mercato del lavoro", afferma Mantovan. "Dal 2015 al 2023, sono stati destinati circa 34 milioni di euro per migliorare i laboratori, e ci sono quasi 40 milioni derivanti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per potenziare ulteriormente l’offerta formativa".

L’importanza delle piccole e medie imprese
Un punto chiave della strategia veneta riguarda il rapporto con le piccole e medie imprese, che costituiscono la spina dorsale dell’economia regionale. Mantovan sottolinea come l’innovazione in campo formativo sia essenziale per rispondere alle necessità di un settore imprenditoriale che si sta rapidamente adattando alla digitalizzazione e alla sostenibilità.

"Stiamo sviluppando tre aree prioritarie: potenziare l'offerta regionale di formazione professionalizzante, sostenere la filiera tecnologica professionale e, in futuro, consolidare veri e propri campus fisici con laboratori avanzati, per formare giovani professionisti pronti ad affrontare le sfide dell'industria 4.0", spiega l’assessore.

Il ritorno al lavoro manuale
Un altro tema centrale è il recupero dell'importanza dei mestieri manuali. Mantovan, rispondendo alla crescente valorizzazione di percorsi universitari a discapito dei mestieri pratici, osserva un ritorno di interesse per le professioni manuali: "Stiamo vedendo una nuova attenzione verso queste professioni, spesso considerate secondarie in passato. I nostri corsi, infatti, hanno una percentuale di inserimento lavorativo molto alta: oltre il 90% dei diplomati trova occupazione entro il primo anno."

L'assessore ha concluso sottolineando che le professioni tradizionali, come quelle artigianali e manuali, devono adattarsi alle nuove esigenze, con un occhio sempre attento alla transizione digitale e green. "Il futuro del lavoro – aggiunge – richiede figure professionali che sappiano unire competenze tradizionali e innovazione tecnologica".

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