Scopri tutti gli eventi
Campi di detenzione in Albania
18.10.2024 - 12:07
La parlamentare Scarpa ieri in Albania per controllare la tutela dei diritti umani
La missione Albania del governo Meloni, presentata come una strategia per gestire i flussi migratori “lontano dagli occhi”, sta diventando un simbolo di spreco di denaro pubblico e disumanità. Definita un “investimento” dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, si è già dimostrata un fallimento clamoroso, con gravi falle nell’organizzazione e un approccio che tratta le persone migranti come semplici numeri da spostare, ignorando i loro diritti e dignità.
Nonostante i primi 16 migranti trasferiti a bordo della nave Libra fossero stati accuratamente selezionati, già cinque di loro sono stati riportati in Italia. Tre si sono dichiarati minorenni, escludendoli dall’accordo tra Roma e Tirana, e altri due, ritenuti vulnerabili per motivi di salute, sono stati anch’essi respinti. Così, al centro di accoglienza in Albania sono arrivati solo in 12, una cifra - 250mila euro di soldi pubblici - che rende evidente il disastro organizzativo e conferma l’assurdità di un progetto pensato più per la propaganda che per risolvere il problema migratorio.
Lo stesso meccanismo di identificazione in mare, denunciato dall’opposizione, viola i diritti umani e le norme internazionali, un’operazione che sembra più interessata a spostare il problema fuori dai confini italiani che a trovare soluzioni concrete e rispettose per chi fugge da guerre, povertà e violenze. La retorica del “lontano dagli occhi, lontano dal cuore” è crudele e disumana, un approccio che mira a nascondere la sofferenza, piuttosto che affrontarla con responsabilità e compassione.
Oltre alla palese violazione dei diritti umani, il progetto è uno spreco colossale di denaro pubblico. Le cifre spese per la costruzione dei centri in Albania e per il trasferimento dei migranti non trovano alcuna giustificazione pratica. Angelo Bonelli di Europa Verde ha definito la missione “una macchina spreca-soldi”, incapace persino di gestire un piccolo numero di migranti, mentre Nicola Fratoianni di Sinistra Italiana ha parlato di un meccanismo che “viola le norme internazionali e costituzionali”. Riccardo Magi di +Europa ha puntato il dito sulla gestione fallimentare, affermando che la presenza di minori tra i migranti trasferiti è sconcertante, dimostrando l’insostenibilità dell’intero progetto.
A peggiorare la situazione, il primo attracco della nave Libra è stato accompagnato da proteste in Albania. Un gruppo di attivisti ha manifestato contro l’accordo, esponendo uno striscione con la scritta “Il sogno europeo finisce qui” e una grande foto di Meloni e Rama vestiti da agenti di polizia penitenziaria. Questo è un chiaro segnale che anche fuori dai confini italiani, questa politica è vista come una vergognosa violazione dei diritti umani.
Come ha sottolineato la deputata del PD Rachele Scarpa, il centro in Albania non è altro che una replica degli hotspot italiani, con recinzioni e sbarre, dove le persone migranti vengono trattate come cavie, senza adeguati controlli o rispetto dei diritti. Se, come si prevede, molti dei migranti già trasferiti verranno riportati in Italia, si tratterà di un totale fallimento per il governo Meloni, un fallimento che non solo dimostra l’inefficacia delle sue politiche migratorie, ma anche la loro disumanità.
"L’Italia ha sprecato milioni di euro in un’operazione che non risolve il problema, ma lo sposta semplicemente lontano, ignorando le vere cause delle migrazioni e trattando le persone come numeri. Questo governo, ossessionato dalla propaganda e dal controllo dei confini, ha perso di vista il valore umano e sta portando avanti politiche che calpestano i diritti fondamentali, mentre spreca enormi risorse pubbliche"
Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516