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Contratti negoziati a distanza o fuori dei locali commerciali

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Non molti possono dire di non essersi mai pentiti di un acquisto effettuato a distanza per corrispondenza, telefono, o semplicemente on-line, ovvero di un acquisto “forzato” da un aitante imbonitore a domicilio. Ebbene il Codice del Consumo (D.Lgs n. 206/2005) si dedica specificamente a questa tipologia di contratti conclusi tra professionista e consumatore. Innanzitutto, un contratto può dirsi concluso a distanza quando la vendita o la prestazione di servizi avviene mediante l’uso esclusivo di uno o più mezzi di comunicazione a distanza fino alla conclusione del contratto, compresa la conclusione del contratto stesso. Il contratto concluso al di fuori dei locali commerciali, invece, si configura quando è concluso alla presenza fi sica e simultanea del professionista e del consumatore, in un luogo diverso dai locali del professionista, anche con offerta dello stesso consumatore; è concluso nei locali del professionista immediatamente dopo che il consumatore è stato avvicinato in un luogo diverso, ovvero è stato concluso durante un viaggio promozionale organizzato dal professionista avente lo scopo o l’effetto di promuovere e vendere beni o servizi al consumatore. Detti contratti ricomprendono anche la fornitura di acqua, gas, elettricità o teleriscaldamento. Tuttavia, prima che un consumatore possa dirsi vincolato da questa tipologia di contratti devono essergli fornite alcune indicazioni tra cui le caratteristiche principali dei beni o servizi, l’identità del professionista, i contatti, il prezzo totale comprensivo di imposte, le modalità di pagamento, il diritto di recesso, la durata, etc. E proprio con riguardo al diritto di recesso (a volte dovuto al più classico dei pentimenti) questo, salvo particolare eccezioni, non è “concesso” dal professionista, ma bensì dovuto per legge. Infatti, il consumatore può, senza nessuna spiegazione e motivazione, entro un periodo di quattordici giorni recedere dal contratto. E, soprattutto, senza sostenere alcun costo (art. 52). In tal caso, il professionista rimborsa tutti i pagamenti ricevuti dal consumatore, eventualmente comprensivi delle spese di consegna, senza indebito ritardo e comunque entro quattordici giorni dal giorno in cui è informato della decisione. Ma attenzione, l’onere della prova relativa al diritto di recesso incombe sul consumatore. Studio Legale avv. Tommaso Rossi e-mail: info@studio-rossi.net
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